dell'ospedale di Ribera e, con esso, della salute dei cittadini. Questa l'accusa di Marcello D'Anna, commissario della locale Democrazia cristiana (partito dell'onorevole Carmelo Pace), che chiede le dimissioni del primo cittadino. D'Anna inquadra questo attacco all'interno di un documento in cui se la prende con il comitato civico per la Sanità di Sciacca, con il sindaco Fabio Termine e con il deputato regionale Michele Catanzaro, i quali - scrive testualmente - "temendo forse che la vicinanza di una struttura sanitaria in piena attività possa penalizzare, in qualche modo, l'ospedale di Sciacca, si stanno muovendo deliberatamente e con toni polemici per impedire ai cittadini del nostro territorio il diritto a un'offerta sanitaria efficiente".
D'Anna ricorda così che funzione e dimensione delle strutture sanitarie di Ribera e Sciacca non dovrebbero essere posti in contrasto tra di loro. Ritiene che sia fuori luogo richiamare continuamente la presunta impossibile coesistenza di due ospedali a distanza di pochi chilometri, mentre appare indispensabile e doveroso rimuovere disagi e sofferenze comuni dei cittadini.
"Le comunità che fanno capo all’ospedale di Ribera - sostiene D'Anna - hanno solo posto drammaticamente in evidenza l’indispensabile funzione di un Pronto soccorso, integrato con reparti ed operatori che ne assicurino la piena fruizione. Tale presa di posizione - prosegue - assume pieno significato e forza nel momento in cui il pronto Soccorso di Sciacca non riesce a smaltire adeguatamente le necessità del territorio. In altri termini si tratta di evitare di sommare le precarietà di Ribera a quelle di Sciacca". Per il commissario della Dc si percepisce che da Sciacca ci sarebbe opposizione sia al pronto soccorso che all'ospedale di Ribera. Una situazione che D'Anna definisce "penosa", nell'ambito della quale accusa Matteo Ruvolo di essere assente, di non far conoscere i propri programmi e quali iniziative intenda assumere e promuovere. L'accusa è di incapacità di assumere una chiara posizione, ma anche di gestire le attività ordinarie, valorizzare i punti di forza e le eccellenze di Ribera, lasciata in balia degli eventi e senza una guida politico-amministrativa.