è finito nell'occhio del ciclone dopo l'intervista rilasciata alla nostra emittente nei giorni scorsi. Non è piaciuto né al suo collega d'aula Carmelo Pace, né ai comitati, che il parlamentare saccense abbia detto che, probabilmente, si sta illudendo la comunità di Ribera circa le possibilità di successo della richiesta di riconoscimento dell'ospedale di zona disagiata, ribadendo che non ci saranno "ospedali doppioni". Oggi sul tema interviene non Matteo Ruvolo, che al momento preferisce aspettare di avere notizie precise dal ministero della Salute, non l'amministrazione comunale ma uno dei suoi assessori, nella fattispecie Giuseppe Maria Sgrò. Che, per inciso, non è nemmeno assessore alla Salute. Il quale ribadisce come Ribera e l’intero comprensorio abbiano assoluta necessità di avere a disposizione un pronto soccorso ordinario. Solleva, così, una presunta contraddizione rispetto al fatto che proprio Catanzaro nei mesi scorsi aveva chiesto l'istituzione del pronto soccorso, anche per sgravare quello di Sciacca. La contraddizione evidentemente consiste nel fatto che nella nostra intervista Catanzaro ha detto che non ci saranno ospedali doppioni. Cosa che evidenzia oggi lo stesso Sgrò. Che invita tutti a smorzare i toni e a smetterla con le polemiche, pur sostenendo al tempo stesso che parlare in difesa dell'ospedale non significa un atto di lesa maestà. La cui comunità viene accusata di avere avuto reazioni campanilistiche e non giustificate, senza alcun rischio che il Giovanni Paolo II perda il titolo di Dea di primo livello.
Ad attaccare frontalmente Michele Catanzaro è anche la Democrazia cristiana di Sciacca, che in una nota fa notare come "usare la sanità come argomento di dibattito politico rappresenta, per tutti noi, una vera caduta di stile contrassegnata dalla totale incapacità di comprendere la gravità dei problemi che attanagliano le nostre comunità". Considerazioni, quelle di Catanzaro (definito "tutore" dell'attuale amministrazione comunale) giudicate "insensate", provenienti da un deputato che nella passata legislatura poco ha prodotto a beneficio del territorio e, soprattutto, nell’ambito della sanità locale. Anche i rappresentanti del partito che fa capo all'onorevole Carmelo Pace rinfacciano a Catanzaro i contenuti della sua interrogazione di due mesi fa, riferita alla necessità di riaprire il Pronto soccorso. "Al netto di campanilismi e a scanso di equivoci i democristiani di Sciacca sono per due ospedali complementari per offrire un offerta sanitaria efficiente e dignitosa, ma i risultati si raggiungono facendo battaglie unitarie, collettive, a difesa del territorio a tutela di tutti, nessuno escluso".
Intanto il comitato Zona Disagiata insiste sul fatto che i nuovi locali che sarebbero stati individuati per l'annunciata riapertura del Pronto soccorso non siano adeguati. Poi la polemica contro i politici.
Onestamente, e a chiarimento della confusione, visto che l'intervista all'onorevole Catanzaro è stata trasmessa dal nostro Telegiornale, il parlamentare non ha mai fatto alcuna osservazione contraria circa la necessità che l'ospedale di Ribera potesse avere nuovamente il pronto soccorso (argomento della sua discussa interrogazione di due mesi fa.