alcuni calcinacci da locali secondari annessi alla sagrestia. Questi i disagi che, da alcune settimane, si vivono all'interno della Chiesa Sant'Agostino di Sciacca. Come si evince dalle immagini che abbiamo girato all'interno dello storico edificio sacro saccense, le quattro suore del Boccone del Povero, che si occupano della gestione della Chiesa, hanno messo in sicurezza alcuni altari laterali con dei mezzi di fortuna per evitare che gli stessi siano aggrediti dall'acqua e dall'umidità. Le stesse sorelle hanno già avvertito della situazione sia la Curia di Agrigento, che ne detiene la proprietà, sia la Parrocchia Santa Maria Maddalena a cui la Chiesa appartiene, chiedendo interventi urgenti di messa in sicurezza. La Curia, presumibilmente, dovrà adesso individuare i fondi necessari per risolvere, una volta per tutte, tali problematiche. I calcinacci sono caduti, come detto, da locali secondari che sono già da tempo interdetti all'uso pubblico.
Come si ricorderà, proprio la Chiesa Sant'Agostino aveva già subito dei primi interventi di ripristino circa quattro anni fa. Era rimasta chiusa e transennata per alcuni mesi. In quel caso, erano stati eseguiti dei lavori sul campanile e sulla navata sinistra della struttura attraverso una ditta e un tecnico incaricato dall'Ufficio Beni Culturali dell'Arcidiocesi di Agrigento. In quella circostanza era stato effettuato anche un monitoraggio certosino dell’intera facciata della Chiesa, ma erano stati rilevati soltanto problemi di poco conto e superficiali. Da quanto si apprende, le infiltrazioni odierne proverrebbero da altri punti della struttura e non da quelli che erano stati precedentemente trattati. Sicuramente si dovrà accedere sui tetti per poter ripristinare le coperture necessarie che, a quanto pare, in questo momento, non riuscirebbero più a smaltire correttamente le acque meteoriche. Non sembra, comunque, nulla di grave, ma situazioni facilmente e velocemente risolvibili con fondi irrisori.
Com'è risaputo la Chiesa è al centro dei solenni festeggiamenti del Voto alla Madonna del Soccorso che si svolgono l'1 febbraio di ogni anno, mentre viene aperta dalle suore del Boccone del Povero una volta alla settimana, di domenica, allor quando viene celebrata una santa messa alle ore 9, molto partecipata dai fedeli, suore che chiedono che si intervenga senza che occorra interdire l'accesso alle persone.