Sindaci, sindacati, associazioni e studenti si riuniranno per stilare un documento che esprima grande preoccupazione e non poche perplessità sul disegno di legge relativo all’autonomia differenziata, approvato il 2 febbraio scorso dal consiglio dei ministri, che definisce i principi per l’attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia e le relative modalità procedurali.
Un testo, evidenzia già il Cartello Sociale della provincia di Agrigento, che comporta la sottrazione di ingenti risorse alla collettività nazionale e la disarticolazione di servizi e infrastrutture logistiche (come i trasporti, la distribuzione dell’energia, la sanità o l’istruzione), che per il loro ruolo nel funzionamento del sistema paese dovrebbero avere necessariamente una struttura unitaria e a carattere nazionale.
Per gli esponenti del Cartello Sociale la sottrazione del gettito fiscale non più redistribuito su tutti i territori violerebbe inoltre il principio di solidarietà economica e sociale contenuto nella Costituzione, andando a aumentare le disuguaglianze tra Nord e Sud, determinando un conseguente crollo sociale ed economico dei territori più svantaggiati con la conseguenza di mettere facilmente in crisi l’intera Italia.
Non è un caso, concludono don Mario Sorce, Alfonso Buscemi, Gero Acquisto e Salvatore Pezzino, che tanti amministratori e governatori del Sud, di qualunque appartenenza politica hanno dimostrato la loro netta contrarietà ad un disegno di legge che rischia di dividere il Paese penalizzando i cittadini delle regioni meno ricche con gravi conseguenze sulla qualità dei servizi a cominciare dalla sanita' e scuola. Il Cartello Sociale della provincia di Agrigento sarà parte attiva nell'incontro dei sindaci, associazioni e studenti che si terrà giovedì prossimo nell'aula consiliare del Libero Consorzio dei comuni agrigentini