ossia la cessione del credito o lo sconto in fattura, genera l’immediata reazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento. Il presidente Achille Furioso ha inviato una lettera ai parlamentari della provincia di Agrigento per sollecitare soluzioni alternative e strutturali sia per la salvaguardia delle imprese e dei professionisti, collegati alla filiera economica dell’edilizia, sia per tutelare il patrimonio immobiliare ed il tessuto urbanistico.
Per l’Ordine degli Ingegneri il decreto rappresenta il colpo di grazia per professionisti e imprese che, già da oltre un anno, vivono in uno stato di precarietà a causa di norme contraddittorie emanate dei vari Governi che hanno cambiato più e più volte le regole degli incentivi fiscali. Questo provvedimento, aggiungono i professionisti agrigentini, determinerà inevitabilmente il fallimento di tantissime ditte con tragiche ricadute economiche su tutto l’indotto, compresi i professionisti che vedranno vanificare anni di duro lavoro.
Mentre a livello europeo si stanno varando norme che prevedono il taglio dei consumi energetici di circa il 25%, imponendo, quindi, interventi come il cappotto termico, la sostituzione degli infissi, l’installazione di nuove caldaie a condensazione e di pannelli solari, per conseguire le cosiddette “zero emissioni” entro il 2050, in Italia si decide di bloccare uno degli strumenti più efficaci che va esattamente in quella direzione, senza considerare che il Sismabonus, evidenziano ancora gli ingegneri agrigentini, consente di mettere in sicurezza edifici che diversamente sarebbero particolarmente vulnerabili in caso di sisma.
Simo d’accordo per apportare i giusti correttivi sulla norma esistente dei bonus edilizi, ma non si può eliminarla senza prima avere una soluzione alternativa, sostiene l’Ordine di Agrigento che auspica azioni politiche concrete da parte della deputazione.