ha ottenuto dal Tribunale di sorveglianza di Palermo la completa riabilitazione. Lo ha reso noto lo stesso Cuffaro, condannato nel 2011 a sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra, sottolineando che è stata dichiarata "estinta" la pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici e dunque potrà ricandidarsi. "Ho sempre avuto fiducia nella giustizia - dichiara in una nota Cuffaro, attuale commissario regionale della Dc - Amo questa terra e amo la politica. So di aver commesso molti errori e per i quali ho pagato un prezzo altissimo".
"Coltivo il diritto, e credo anche il dovere - prosegue l'ex Governatore -, di potere continuare ad essere utile, per questo mi sono speso e mi sto spendendo, per affermare un partito di ideali e di valori: la Democrazia Cristiana.Un partito che voglio che sia nuovo, giovane e donna. Un partito dal cuore antico che abbia la voglia e la forza di fare 'un assalto alla disumanità e all'indifferenza'". Anche se la decisione del tribunale di sorveglianza potrà consentirgli di candidarsi, l'ex Governatore sembra tuttavia escludere questa eventualità: "Confermo con determinazione che il mio tempo per le candidature è finito. Potrò tornare a fare il medico. Impegnerò tutte le mie forze affinché la Democrazia Cristiana, oggi una realtà in Sicilia, possa diventare anche una realtà nel Paese. È questo il mio sogno e chiederò a Don Luigi Sturzo che mi aiuti affinché diventi realtà. E se riusciamo a far rinascere la Dc, chissà che non sia il miracolo per farlo divenire finalmente Santo", conclude.
"Cuffaro - ha detto il capogruppo della Dc all'Ars Carmelo Pace - ha sempre riposto fiducia nella giustizia e oggi, finalmente, con la riabilitazione e l’estinzione dell’interdizione dai pubblici uffici si chiude una vicenda giudiziaria. È un giorno importante per tutta la Democrazia Cristiana e, adesso, il nostro commissario regionale deve dare, a tutti coloro che lo hanno sostenuto e lo continuano a sostenere ma anche a tantissimi siciliani, il piacere e l'onore di poterlo votare e tornare pienamente in politica. La sua esperienza, la sua passione per la politica, la sua caparbietà sono una risorsa che non va dispersa". Lo dichiara Carmelo Pace, capogruppo Dc all'Ars.