nell’ambito del convegno dal titolo “Non chiamiamole rare”, promosso dall’Associazione “Amici dell’Emofilia di Palermo. Gli studenti delle classi quinte dell’Istituto Fazello, hanno potuto conoscere tutti i risvolti di una malattia che poi tanto rara non è. Esistono diversi gradi dell’emofilia, che consiste nella prolungata perdita di sangue dovuta anche a piccoli traumi o tagli. Tutto dipende dalla mancanza di alcuni fattori che impediscono la coagulazione del sangue. L'emofilia colpisce i soggetti di sesso maschile, ma si trasmette attraverso la femmina, la quale può essere portatrice sana di un carattere genetico anomalo, cioè di un'anomalia del cromosoma sessuale X.
Efficace l’intervento della relatrice Mariasanta Napolitano, docente associato presso Università degli Studi di Palermo della facoltà di Medicina e Chirurgia, che ha parlato agli studenti dei sintomi e dei numerosi passi avanti nella ricerca per la cura e la prevenzione della malattia.
Di particolare significato la testimonianza di Giorgio Giammona, giovane referente dell’Associazione Amici dell’Emofilia, promotrice del Convegno in collaborazione con il Centro emofilia Paolo Giaccone del Policlinico di Palermo, che ha portato la sua esperienza, evidenziando gli effetti psicologici che tale patologia comporta. La dottoressa Mancuso, Psicoterapeuta, ha infine sottolineato il ruolo che il Centro svolge, in collaborazione con l’Associazione, come sostegno e aiuto ai soggetti affetti da emofilia e alle loro famiglie. L’Associazione infatti, opera nel territorio da più di 40 anni con lo scopo principale di migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da emofilia. Adesso l’intento del nuovo direttivo è quello di creare una rete con il territorio per attivare i centri di primo soccorso in grado di accogliere le emergenze che possono insorgere con i pazienti di malattie emorragiche.
Il Convegno ha stimolato inoltre gli studenti dell’indirizzo biomedico che hanno potuto così cogliere un’occasione in più per la loro formazione con esperti e professionisti del