Sono cinque le persone arrestate con l’accusa di avere consentito l’ingresso irregolare in Italia di 11 immigrati. Si tratta dei componenti di un peschereccio, la cui presenza in acque territoriali italiane era stata segnalata il 17 febbraio scorso dal personale di un velivolo dell’Agenzia europea Frontex . L’imbarcazione tunisina si stava dirigendo verso Lampedusa con al traino un natante in ferro, privo di motore e di occupanti. Q uando i militari della Guardia di Finanza hanno intercettato l’imbarcazione in ferro, questa non era più vuota ma a bordo c’erano 11 migranti irregolari, tra cui donne e bambini, di provenienza tunisina ed algerina, tutti in ottime condizioni di salute. La loro presenza a bordo, di conseguenza, non poteva essere collegata ad un salvataggio. Peraltro è stata constatata l’assenza di pescato sull’imbarcazione che, quindi, veniva presumibilmente utilizzata per altro scopo, ossia per il traffico illegale di migranti. La Guardia di Finanza ha preso il controllo del peschereccio per procedere verso il porto di Lampedusa ed effettuare le conseguenti indagini, mentre gli 11 immigrati sono stati prima trasferiti su mezzi del corpo e poi portati in sicurezza sulla terra ferma per essere accolti nell’hotspot dell’isola. Tutti e cinque i componenti del peschereccio tunisino sono stati sottoposti a fermo e tradotti poi al carcere di Agrigento. A coordinare le indagini delle fiamme gialle è stata la Procura della Repubblica di Agrigento.
Intanto gli sbarchi continuano e si intensificano. Nelle ultime ore altri 158 migranti sono stati soccorsi a bordo di quattro barchini e sono sbarcati a Lampedusa. Altri 164 arriveranno nelle prossime ore nell’isola dove l’hotspot è ben oltre la capienza massima. La Prefettura di Agrigento ha già disposto il trasferimento di quasi 200 migranti a Porto Empedocle. E’ di nuovo emergenza a Lampedusa.