ma è arrivato il momento di prendere atto che tutti i tentativi fatti in questa direzione ( dai bandi regionali fino ad arrivare al possibile intervento di Cassa Depositi e Prestiti) non hanno sortito alcun effetto.
Parte da questa considerazione la proposta delle associazioni Ora Basta e Sciacca Terme Rinasce che, assieme al tavolo tecnico sulle Terme, hanno presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa il cosiddetto “piano B”.
Prevede il frazionamento dei beni termali e, dunque, singoli bandi per la riqualificazione delle strutture e affidamento in gestione a privati, anche locali.
Ad illustrare i sei bandi possibili, con relativo canone, moratoria sul canone e durata dell’affidamento in gestione è stato l’ex direttore delle Terme di Sciacca Alfredo Ambrosetti. Per tutti è prevista una gestione complessiava di 18 anni. I singoli bandi dovrebbero riguardare: le piscine Molinelli comprensive di bar e pizzeria per un importo complessivo di 900 mila euro, con moratoria sul canone di 4 anni; le piscine del parco termale per complessivi 630 mila euro con moratoria di 5 anni; il Grand Hotel per un milione e 950 mila euro con moratoria di 4 anni; il bar delle Terme per 640 mila euro con 2 anni di moratoria; lo stabilimento delle Antiche Terme per 425 mila euro con moratoria di 4 anni e, infine, le stufe di San Calogero per 480 mila euro con 2 anni di moratoria prevista.
Resterebbe fuori, quindi, lo Stabilimento Termale ( per il quale le associazioni prospettano una esclusiva destinazione sanitaria) oltre alle strutture ricettive sul Monte Kronio.