Una petizione perché il "Giovanni Paolo II" venga distaccato dall'Asp di Agrigento
e torni ad ottenere il riconoscimento di azienda ospedaliera. L'iniziativa è dell'associazione di volontariato "Orazio Capurro Amore per la Vita Onlus", il cui presidente Alessandro Capurro (che da tempo si batte verso questo obiettivo) ha organizzato una raccolta di firme online attraverso la piattaforma Change.org, rivolgendola direttamente alla Regione Siciliana, espressamente nella persona dell'assessora alla Salute Giovanna Volo. "Vogliamo restituire all'Ospedale di Sciacca e a quello di Ribera - dice Capurro - la dignità che meritano, chiediamo che ritorni Azienda Ospedaliera con una propria autonomia economico-finanziaria ed amministrativo-organizzativa".
Ricorda, così, Alessandro Capurro, come nell'ospedale di Sciacca si faccia ricerca attraverso la Banca del Cordone Ombelicale, una realtà prestigiosa e di alto rilievo, la prima in Europa, la seconda nel mondo. Ma evidenzia anche che l'ospedale di Sciacca serve un bacino di utenza vastissimo che in alcuni periodi dell'anno triplica, che mancano le infrastrutture stradali adeguate, perché Sciacca si trova in una posizione geografica strategica e perché la decisione di eliminare lo status di azienda ospedaliera ha prodotto risultati definiti disastrosi.
Nel dettaglio, la petizione punta a ottenere la modifica della legge regionale n. 5 del 2009 di riordino dell'assetto sanitario regionale, quella che previde le aziende ospedaliere solo nelle città metropolitane. Sarebbe sufficiente, per i promotori della petizione lanciata nelle scorse ore, aggiungere che possono esserlo anche "gli ospedali dotati di Banca del Sangue Cordonale in cui si svolge attività di ricerca". Capurro pensa ad una aziendalizzazione che comprenda anche Ribera, diversamente da quando, negli anni dell'azienda, il "Fratelli Parlapiano" era rimasto sotto l'egida della politica sanitaria agrigentina. "Visti i risultati deludenti ottenuti da quando è entrata in vigore quella legge che ha causato la soppressione della nostra azienda ospedaliera, pensiamo che sia il caso di chiederne una rivisitazione". Azienda ospedaliera di Sciacca, quella istituita nel 1996 quando all'Ars c'erano i deputati saccensi Pasquale Mannino e Siso Montalbano, che per l'associazione Capurro conseguì risultati definiti 'brillanti'. Per Alessandro Capurro essere azienda ospedaliera significherebbe avere un direttore generale presente in ospedale, vicino al nostro territorio, capace di ascoltarne le necessità e soddisfarle. Le problematiche, non riguardano solo una o due reparti, ma l'intero Ospedale riunito di Sciacca e Ribera, dalla gravissima carenza di personale alla mancata attivazione di numerose Unità Operative previste dalla rete ospedaliera. "Problematiche ataviche che esistono e sono peggiorate sempre più da quando il nostro ospedale non è più Azienda Ospedaliera". Tutti uniti, i promotori della petizione, chiedono a tutti i deputati regionali ed al governo Schifani di intervenire sulla base delle necessità, perché in ballo, l'invito è a non dimenticarlo mai, ci sono la salute e la vita delle persone. "Sulla Sanità - dice Capurro - non conviene guardare solo i numeri ed il risparmio ma dovremmo semmai chiederci come potere salvare più vite umane e come ottimizzare le risorse a disposizione. L'Azienda Ospedaliera - aggiunge - ci permetterebbe di tornare ad offrire servizi e prestazioni di alto livello, ad avere personale sanitario in numero adeguato, ad attivare le unità operative previste e che servono, insomma tutti quei risultati a beneficio della collettività che quando il nostro Ospedale era Azienda Ospedaliera aveva raggiunto".