È questa l'impressione del giornalista e scrittore Enrico Franceschini, corrispondente da Mosca del quotidiano "la Repubblica" negli anni a cavallo tra gli '80 e i '90. Un'impressione pronunciata nel corso di un'intervista rilasciata alla nostra emittente per presentare ai nostri telespettatori il suo ultimo libro dal titolo "Come girare il mondo gratis, un giornalista con la valigia", edito da Baldini e Castoldi. Tra le conseguenze di questa guerra per l'Occidente, c'è sicuramente anche quella del calo dei flussi turistici provenienti dalla Russia. E il nostro territorio ne sa qualcosa, visto che dall'inizio dell'aggressione russa in Ucraina, Sciaccamare e Rocco Forte hanno dovuto fare a meno proprio dei visitatori russi: "Prima di questa guerra ogni anno un milione di russi venivano in vacanza in Italia".
Nel suo libro Enrico Franceschini parla dei propri esordi nel giornalismo, di quando a 24 anni andò a New York pensando di rimanerci alcuni mesi ma, poi, diventando corrispondente di quello che di lì a poco (stiamo parlando de "la Repubblica" di Eugenio Scalfari), sarebbe diventato il primo giornale italiano per tiratura e vendita.
Dopo New York sarà la volta di Mosca, poi di Gerusalemme (anche se Franceschini preferirà stabilirsi a Tel Aviv) e, infine, Londra, dove poi si è stabilito definitivamente, pur non rinunciando all'Italia, alla sua Emilia Romagna, quella che gli ha dato i natali. La interessante versione integrale dell'intervista al giornalista e scrittore Enrico Franceschini andrà in onda al termine di tutte le edizioni odierne del nostro Telegiornale e, per le edizioni delle 14 e delle 19, dopo Rmk Notizie Review.