di media tensione che alimenta il campo pozzi di contrada Carboj, causando lo spegnimento di tutto l'impianto. Ciò provocherà, in tutto il comune di Sciacca, disservizi idrici. AICA ha fatto sapere di avere già attivato procedure di emergenza per risolvere l'inconveniente. L'assessora ai Servizi a rete Valeria Gulotta sta interloquendo con i tecnici dell'Azienda Idrica Comuni Agrigentini. Ha appreso così che il dispositivo non più funzionante dovrà essere sostituito. Solo domani, tuttavia, potrà riprendere l'erogazione con il trasformatore d'emergenza. Si sa però che ci vuole tempo perché il servizio a regime possa tornare ad essere effettivo. Cosa che potrà avvenire non prima di qualche giorno. Si stanno tentando altre manovre sulle pompe di sollevamento di contrada Santa Maria, con un'erogazione straordinaria che, tuttavia, e per ovvie ragioni non potrà essere certamente risolutiva. È assai probabile che l'acqua potrà tornare a scorrere dai rubinetti non prima di domenica 19 marzo. Inevitabilmente è necessario che famiglie e attività commerciali amministrino le risorse accantonate nelle cisterne. Situazione ben più grave si prospetta per chi non dispone di cisterne. Una condizione che non si verificava da tempo, e purtroppo si annunciano disagi piuttosto gravi. È necessario prestare la massima attenzione. L'amministrazione comunale sta seguendo l'evolversi della situazione. Gli impianti Carboj sono a dir poco strategici per l'asservimento idrico del territorio saccense, ma anche nella distribuzione dell'acqua anche a beneficio di qualche comune dell'hinterland. I disagi annunciati, dunque, si annunciano più gravi del previsto. Bene che vada l'erogazione a regime potrà tornare non prima del fine settimana, probabilmente da domenica. La turnazione regolata dal calendario evidentemente subirà un ridimensionamento. La popolazione confida in un servizio sostitutivo tramite autobotti che dovrebbe garantire il gestore idrico, ma la sensazione prevalente è che bisognerà che le famiglie facciano ricorso alle ditte private. E si annuncia una lista d'attesa a dir poco lunga.