I volontari della Lega Antivivisezione saranno in piazza Angelo Scandaliato domenica 19 marzo dalle 10.00 alle 13.00 e sabato 25 marzo dalle 16.00 alle 19.00.
Si contesta la legge che dal primo gennaio scorso consente ai cacciatori di sparare a qualsiasi specie animale, per tutto l’anno, a qualsiasi ora, anche nelle città e nei parchi. Come se non bastasse, sostiene la Lav, il Governo si appresta a varare, entro il 1° maggio, un piano quinquennale straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica, ancora una volta da realizzare con il piombo dei fucili da caccia anche nelle città.
La Lega Antivivisezione è da sempre schierata in prima fila contro la caccia e ora, con “caccia selvaggia” che vuole aprire le porte delle città ai cacciatori, sostiene che c’è una ragione in più perché tanti italiani si uniscano alla loro battaglia. Per questo motivo, sostengono, scenderemo in piazza in tutta Italia con le nostre sedi in occasione delle Giornate Nazionali di mobilitazione.
A Sciacca già domenica prossima sarà possibile sostenere la campagna contro la “caccia selvaggia”, firmando ai tavoli della LAV la petizione con la quale l’associazione chiederà al Governo e alle Regioni di non attuare i piani previsti dalla Legge, mentre ai Prefetti e ai Sindaci chiederà l’istituzione di zone a divieto di caccia in tutte le città a garanzia della sicurezza dei cittadini.
Ai tavoli sarà anche possibile scegliere le tradizionali uova di Pasqua LAV, per essere in prima linea contro la legge “caccia selvaggia” e mettere al sicuro gli animali e le persone. Le uova di Pasqua LAV sono realizzate da Altromercato, la principale organizzazione di Commercio Equo e Solidale in Italia e la seconda al mondo, in cioccolato vegan con ingredienti provenienti da agricoltura biologica e certificato da la rete internazionale del commercio equo e solidale.
All’interno di una più vasta campagna anticaccia che si svilupperà nei prossimi mesi, la LAV organizzerà ulteriori attività di contrasto alla caccia su tutto il territorio nazionale, sia attraverso la mobilitazione pubblica, sia presentando, in ogni sede penale e amministrativa, tutti i ricorsi necessari per bloccare i provvedimenti attuativi della norma “caccia selvaggia”.