Si tratta dei reparti che insistono all'altezza delle scale A e B: nefrologia, chirurgia, ortopedia e altre unità operative. Una situazione che scaturisce da un guasto ad una parte della caldaia. Condizione critica neanche tanto recente, già all'attenzione dei tecnici dell'Asp di Agrigento i quali, però, fino ad oggi non sono ancora riusciti a fronteggiare questa emergenza. Con la conseguenza, adesso, che diversi pazienti ricoverati sono senza riscaldamento. Situazione emblematica di come vanno le cose all'ospedale Giovanni Paolo II sul fronte di servizi che dovrebbero rientrare nella normalità. E invece di normale non c'è proprio niente se a ciò si aggiunge la questione fin troppo nota degli ascensori non funzionanti. Ormai è paragonabile ad un terno al lotto trovare un ascensore che non abbia collocato un bel cartello con la scritta “guasto”. Una paziente ultraottantenne per raggiungere il reparto di cardiologia, questa mattina, ha dovuto attendere l'arrivo di uno degli operatori della struttura e usufruire così gentilmente dell'ascensore riservato al personale. Ha atteso un bel po', ma fortunatamente ha evitato le scale che altrimenti avrebbe dovuto fare, nonostante di un cardiopatico stiamo parlando, per poter raggiungere il reparto ed effettuare il controllo medico di routine. Terminata la visita ha atteso un quarto d'ora davanti all'ascensore riservato al personale, nella speranza di usufruire di un altro “passaggio”, ma alla fine ha dovuto rinunciare e optare per le scale ( scendere è sicuramente fattibile rispetto a salire). Insomma non è affatto normale che in una struttura ospedaliera non sia possibile utilizzare gli ascensori. Basta effettuare un giro per il Giovanni Paolo II per rendersi conto che la situazione, da questo punto di vista, non solo non sia migliorata, ma addirittura peggiori di giorni in giorno, con sempre meno ascensori realmente utilizzabili. Eppure era stato apprezzato l'approccio del commissario dell'Asp Gervasio Venuti che a conclusione di un incontro con l'amministrazione comunale, a fine ottobre, aveva annunciato che per la funzionalità degli ascensori era già stata affidata a una ditta la manutenzione straordinaria. Siamo al 5 dicembre e sulla maggior parte degli ascensori del Giovanni Paolo II di Sciacca sono ancora collocati i cartelli con la scritta “guasto”.