La dirigente scolastica è stata condannata ad un anno e quattro mesi, pena sospesa, a fronte dei due anni e sei mesi di reclusione che erano stati chiesti dal Pubblico Ministero Carlo Boranga.
L'accusa mossa nei suoi confronti è stata quella di maltrattamenti confronti di insegnanti e personale amministrativo della scuola Sant'Agostino. Il giudice monocratico Antonino Cucinella ha condannato la dirigente solo per le vicende relative ad una delle cinque persone che si sono costituite parte civile al processo. Si tratta di una dipendente amministrativa per la quale è stato stabilito anche il risarcimento danni, da liquidarsi in separata sede.
La dirigente scolastica è stata assolta, invece, per i fatti riguardanti due insegnanti e una dipendente amministrativa, mentre per le vicende riguardanti un'altra insegnante il giudice ha stabilito il non luogo a procedere per prescrizione del reato. I fatti risalgono al 2012. L'indagine era stata effettuata dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Sciacca ed era scaturita dalle denunce presentate nei confronti dell'allora dirigente della scuola Sant'Agostino, poi sospesa dall'incarico. Maltrattamenti, atteggiamenti provocatori e persecutori quelli addebitati ad Evelina Maffey che avrebbero generato malessere e stati di ansia tra le insegnanti e i dipendenti amministrativi della scuola. Episodi che sono stati al centro del processo in questi quattro anni nel corso dei quali sono stati sentiti diversi testi, sia della difesa , sia dell'accusa e acquisite alcune consulenze.
I legali della Maffey, gli avvocati Giovanni Vaccaro e Accursio Gagliano, attendono ora che vengano depositate le motivazioni della sentenza, ma annunciano già di volere presentare ricorso in Appello.