l'intervento delle forze dell'ordine che, nella città di Sciacca, ma anche altrove, sono state costrette a disporre il sequestro di strutture occupanti suolo pubblico (sedie e tavolini) all'esterno di bar, pub e ristoranti. Stiamo parlando di quelli che si definiscono "dehors". Sequestri fatti perché né il comune, né gli stessi commercianti, hanno aderito alla proroga al 31 dicembre 2023 decisa dal governo Meloni, attraverso il decreto Milleproroghe, delle concessioni (anche attraverso l'ampliamento del suolo pubblico disponibile) adottate come misura di sostegno economico per la pandemia. Mancata adesione significa indisponibilità di alcuna autorizzazione. E così diversi esercizi commerciali, che specialmente in questo periodo di inizio primavera potevano sfruttare questa opportunità, hanno subito anche la beffa del sequestro . A far notare questa lacuna l'architetto Ignazio Gallo, presidente del circolo Marina-San Michele di Fratelli d'Italia.
Fa notare, l'architetto Ignazio Gallo, che solo il futuro Regolamento edilizio (peraltro ancora in fase di discussione in consiglio comunale) potrà risolvere il problema, ma che nelle more si sarebbe comunque dovuto intervenire. Così come si potrebbe ancora farlo. Ma a far discutere è anche la sovrapposizione tra norme, con il Regolamento edilizio tipo predisposto dalla Regione Siciliana che è in conflitto con lo stesso decreto Milleproroghe. Conseguenze a carico dei poveri commercianti, per l'ennesima volta l'anello più debole della catena.