A promuovere il tradizionale rito della chiesa cattolica che commemora il percorso doloroso di Gesù Cristo che si avvia alla crocifissione, è stata la comunità ecclesiale dei Cappuccini. La via Crucis nasce nella tradizione cattolica con la necessità di recarsi materialmente in visita presso i luoghi dove Gesù ha sofferto ed è stato crocifisso. Ma dal momento che tale pellegrinaggio era impossibile per molti, la rappresentazione delle stazioni nelle chiese diventò un modo di portare idealmente a Gerusalemme ogni credente. “Di me sarete testimoni”, questo il messaggio che la comunità dei Cappuccini ha scelto di dare all’intenso momento di fede che ha voluto condividere con la città.
La via Crucis, partita dalla chiesa dei Cappuccini si è snodata per le vie del centro sostando in piazza don Luigi Sturzo, piazza Marconi, in via Licata, in piazza Saverio Friscia, in viale della Vittoria, via Cusmano fino a giungere al Calvario. All’interno di questo percorso le 14 stazioni che sono le 14 rappresentazioni dei vari episodi dolorosi accaduti lungo il tragitto che portò Gesù alla morte.
Domani domenica delle Palme, quella che apre i riti della Settimana Santa, e che celebra il trionfale arrivo a Gerusalemme di Cristo in sella a un asino e accolto dalla folla che lo saluta agitando rami di palma. Riti della settimana Santa che vedranno giovedì la tradizionale lavanda dei piedi, una tradizione cittadina che viene vissuta con la visita agli altari allestiti nelle chiese. Il Venerdì, giornata di penitenza e digiuno nella tradizione cattolica, torna il rito a Sciacca della crocifissione al Calvario e domenica, giornata di Pasqua, quello dell’Incontro in piazza Scandaliato e subito dopo nella piazza di San Michele. Tradizioni che riprendono dopo gli anni di stop a causa della pandemia.