ha approvato ieri sera altri articoli dei cento circa che compongono il Regolamento edilizio in discussione da qualche seduta, soprattutto quelli che avevano una rilevanza specifica anche sul piano politico: stiamo parlando della disciplina delle autorizzazioni per i dehors, punto sul quale associazioni di categoria e ordini professionali hanno più volte sollecitato il comune di Sciacca a trovare una soluzione. In alcuni casi sono stati confermati, in altri modificati, gli articoli già contenuti nel discusso regolamento tipo approvato a suo tempo dalla Regione Siciliana. Punti ed emendamenti sono stati varati all'interno di qualche momento di disaccordo tra gli schieramenti e al culmine di diverse sospensioni disposte dal presidente Ignazio Messina, per necessari approfondimenti. La questione è stata al centro dell'interesse pubblico nel periodo recente, dopo che l'autorità giudiziaria è intervenuta per sequestrare diverse aree esterne ai punti di somministrazione di bar e pub in quanto non più disciplinati (né derogati) alla luce dell'entrata in vigore del nuovo regolamento tipo. Una vicenda che naturalmente sta penalizzando diverse attività commerciali, che attendono adesso il nuovo regolamento per poter tornare ad usufruire degli spazi all'esterno per i servizi ai tavoli senza il rischio di incorrere in multe o sequestri giudiziari.
La discussione tra i consiglieri comunali ieri sera si è concentrata essenzialmente sull'articolo 54, fatto oggetto di diversi emendamenti, che erano già stati esaminati e in massima parte approvati dalla commissione consiliare Urbanistica e Lavori pubblici presieduta da Ignazio Bivona. Il consiglio comunale si è via via pronunciato su materiali degli arredi autorizzabili all'esterno degli esercizi di vendita e sul tipo di coperture e infissi possibili relativamente alle installazioni dove sistemare tavoli e sedie. È stato però sulle dimensioni del suolo pubblico autorizzabile dal comune che si è generata una sostanziale differenza di vedute tra gli schieramenti politici. Il regolamento tipo della Regione prevedeva un'estensione massima del 50% in più rispetto all'area interna del singolo locale pubblico destinata alla somministrazione di cibi e bevande. La maggioranza numerica in aula, tenuto conto delle dimensioni piuttosto contenute della maggior parte dei locali pubblici di Sciacca, ha approvato la possibilità di estendere il suolo pubblico concedibile del 150%, pur con un tetto massimo di 100 metri quadrati e minimo di 50 metri quadrati.
I consiglieri che sostengono l'amministrazione comunale invece avevano una visione più restrittiva, anche per quanto riguardava l'utilizzo delle coperture autorizzabili in zona A, quelle essenzialmente riconducibili al centro storico. In ogni caso, qualsiasi autorizzazione che il comune rilascerà, avrà sempre bisogno del nulla osta della Soprintendenza, così come di quello dell'Asp in materia di regolarità igienico sanitaria. Non trascurando il fatto che i dehors, oltre alla disciplina contenuta nel Regolamento edilizio, dovranno rispondere anche ad un ulteriore regolamento comunale che dovrà riguardare solo questa materia. Non trascurabile il fatto, infine, che non su tutti gli emendamenti approvati gli uffici hanno espresso parere favorevole.
Mancano adesso un'altra decina di punti per l'approvazione definitiva del regolamento edilizio. Tra questi sicuramente c'è l'articolo 95, quello che disciplinerà le autorizzazioni, parametri e dimensioni possibili in materia di tettoie e verande. Un articolo sul quale si prevede un'ampia e articolata discussione e un confronto dove è già chiaro che, politicamente, maggioranza e opposizione non avranno certamente identità di vedute. Pur se con la contrarietà dei consiglieri che sostengono l'amministrazione, il presidente di Sala Falcone-Borsellino Ignazio Messina ha aggiornato i lavori a martedì 11 aprile alle ore 19. Sarà quella sera che finalmente il Regolamento edilizio, punto comunque particolarmente complesso e, di conseguenza, sottoposto ad un esame minuzioso articolo per articolo, per non dire comma per comma, potrà essere definitivamente approvato.