che si è svolto oggi all’assessorato della Salute tra la Regione e i rappresentanti sindacali dei laboratori e degli ambulatori privati convenzionati. «Abbiamo lavorato in maniera concreta sulle risorse a disposizione – dice l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo – e siamo vicini ad una intesa. La nostra intenzione, comunque, è quella di rendere il confronto continuo e costante attraverso i tavoli tecnici per branca che abbiamo già in programmazione». L’assessorato, nello specifico, ha proposto di utilizzare circa 14 milioni di euro di economie risultate dal 2022 per ridurre il deficit di quei laboratori e ambulatori privati che, a causa di precedenti decurtazioni dei budget, hanno subito le maggiori perdite, fino anche al 15 per cento. Si tratterebbe di una misura una tantum per circa 350 strutture che potrebbero così ridurre i propri passivi fino al 2 per cento rispetto al 2019. Per il 2023, invece, la proposta è quella di aumentare i budget utilizzando circa 11 milioni di euro dall’aggregato di fondi per la nefrologia, che sarebbe risultato sovrastimato: trattandosi di terapie salvavita, comunque, le prestazioni effettivamente erogate saranno riconosciute in ogni caso. Inoltre, l’assessorato ha proposto di destinare allo stesso scopo anche lo 0,3 per cento del fondo indistinto per il recupero delle liste d'attesa: questa possibilità, però, è subordinata alla definizione dell'iter procedurale con i tavoli tecnici nazionali. Infine, è stata annunciata l’intenzione di emanare a breve un decreto con cui, a fronte della presentazione della relativa documentazione, la Regione potrà riconoscere un contributo una tantum alle aziende per risarcirle dei maggiori costi energetici affrontati a causa della congiuntura economica globale. «Le organizzazioni sindacali – conclude Volo – ci hanno chiesto qualche giorno prima della firma definitiva per valutare le nostre proposte e sottoporre la piattaforma alle loro basi e verificarne il consenso. Aspettiamo a breve la loro risposta».