alla festa della Polizia di Stato che ha celebrato i 171 anni dalla sua fondazione. A fare gli onori di casa il neo questore di Agrigento, Emanuele Ricifari. Una giornata volta a ribadire l’orgoglio ed il senso di appartenenza che accomunano le donne e gli uomini della Polizia di Stato il cui lavoro quotidiano si proietta tra la gente. Un lungo percorso durante il quale la Polizia di Stato è cambiata, si è evoluta insieme alla società, è migliorata senza perdere mai di vista il suo obiettivo più profondo: essere al servizio delle istituzioni democratiche e dei cittadini, obiettivo riassunto nel motto “Esserci sempre”. “Non voglio elencare i risultati raggiunti,ha detto nel suo discorso il questore, ma voglio soffermarmi sulle tre direttrici, racchiuse in tre semplici termini, che a mio avviso e dalla mia posizione privilegiata di Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza sono state il mood in cui si sviluppa l’azione di direzione delle forze dell’ordine della provincia. Il primo è l’esserci sempre, il secondo è l’organizzazione e la terza è la resilienza”. Il nuovo questore di Agrigento ha anche rivolto una riflessione sulla questione migranti. “Dobbiamo coniugare umanità ed applicazione della legge e dobbiamo garantire ai lampedusani di non vedere stravolta, per una narrazione spesso distorta, la propria economia che sul turismo stagionale fonda la propria sussistenza”. Durante la cerimonia sono state conferite le promozioni per merito straordinario ai poliziotti che si sono distinti per gli eccezionali risultati conseguiti nelle attività operative. Sul fronte dell'attività messa in campo sul territorio, è emerso che sono calati omicidi e violenze sessuali, ma anche atti intimidatori e danneggiamenti. In aumento, invece, le lesioni dolose, i furti, le rapine e le estorsioni. Calano le truffe e le frodi informatiche. Questi alcuni dei dati statistici sui reati denunciati dagli agrigentini, illustrati questa mattina in occasione della cerimonia ad Agrigento.