in consiglio comunale a Sciacca sembra un po' confliggere con una situazione che non sta sfuggendo agli osservatori della politica. Ci riferiamo al consigliere comunale Giuseppe Ambrogio, eletto con la lista Ferdinandea con ben 479 preferenze. Ebbene: da diverse sedute, quasi una mezza dozzina, Ambrogio diserta regolarmente gli appuntamenti con il consiglio comunale. E se dopo le prime volte si potevano immaginare delle indisposizioni momentanee, adesso sembrano esserci pochi dubbi circa il fatto che le sue assenze siano il sintomo di un malessere politico. D'altronde non c'è di che stupirsi, non è la prima volta che Ambrogio si trasforma in spina nel fianco per la compagine di cui fa parte, soprattutto quando questa sostiene l'amministrazione in carica. Il diretto interessato preferisce non rilasciare dichiarazioni ufficiali. Si apprende, tuttavia, che avrebbe già lamentato al sindaco Fabio Termine in persona il presunto mancato coinvolgimento nelle scelte operate, non ultima quella dei 3 professionisti chiamati a comporre l'Organismo Indipendente di Valutazione, facoltà che la legge conferisce al primo cittadino. Un organismo che deve giudicare l'operato dei dirigenti del comune. Per completezza d'informazione sono stati nominati Caterina Morrica, Maurizio Miliziano e Mario Gagliano. Ma forse il problema di Ambrogio è un altro. Il diretto interessato non nasconde e da tempo la sua volontà di puntare al ruolo di consigliere provinciale, non appena finalmente torneranno le elezioni, dopo il flop della norma che negli intenti avrebbe voluto abolire le province. Una prospettiva sulla quale Ambrogio punta alla convergenza del sostegno a suo favore da parte della compagine amministrativa. Qualche preoccupazione sarebbe emersa in lui rispetto al presunto orientamento di Mizzica, che recentemente ha celebrato un congresso cittadino, che possa provare ad uscire dai confini civici e a presentarsi anche alle Provinciali. Un'operazione che se fondata sarebbe una sfida non certo semplice, ma probabilmente Ambrogio non vorrebbe avere concorrenti all'interno dello schieramento. Insomma: il regolamento edilizio è stato approvato da tutti tranne che da Ambrogio. E a poco meno di un anno dal primo anniversario della giunta Termine, Ambrogio è il primo vero grattacapo nel suo schieramento. E non tutti, Fabio Termine per primo, ne sono sorpresi.