con l’immissione in servizio di tre nuovi dirigenti medici”. E’ così che la Direzione strategica dell’ASP rassicura la collettività del comprensorio canicattinese a margine delle criticità sopraggiunte in reparto “a causa della carenza di personale medico dovuta alle dimissioni di un chirurgo che, per scelta professionale, ha deciso di prestare la propria attività nel settore privato e alla contestuale difficoltà sul piano regionale di reclutare nuovi professionisti nonostante l’ASP di Agrigento abbia da tempo avviato procedure di selezione e assunzione spesso andate deserte”. Mancano medici e il reparto chiude. Una situazione non nuova in provincia di Agrigento. Quella del Barone Lombardo di Canicattì era stata evidenziata venerdì scorso dal capogruppo del PD all’Ars Michele Catanzaro che ha presentato una interrogazione al governo regionale. Il commissario dell’ASP Mario Zappia, pur sottolineando che le consulenze chirurgiche al pronto soccorso e alle altre unità operative di degenza con il personale attualmente in servizio vengono garantite, ha evidenziato che non c’erano alternative alla chiusura del reparto, con il rinvio degli interventi chirurgici che erano in programma. Questa condizione, ha aggiunto, sarà appianata già a partire dalla prossima settimana con l’immissione in servizio di due chirurghi, reclutati grazie ad un ulteriore bando selettivo che ha attinto disponibilità da parte di medici già andati in quiescenza. Ai due professionisti si affiancherà un ulteriore dirigente medico, vincitore di altra procedura concorsuale, che prenderà servizio nel mese di maggio. L’ASP di Agrigento – ha concluso Zappia - pur in un momento in cui i medici scarseggiano e diversi reparti ospedalieri di tante aziende sanitarie dell’isola sono stati chiusi, non è rimasta a guardare avviando diversi bandi, in molti casi purtroppo in maniera infruttuosa per mancanza di nuovi professionisti, e oggi reclutando anche i medici già in pensione che hanno offerto la loro disponibilità. Intervento quello del responsabile dell’Asp che fa seguito alle proteste e prese di posizioni rispetto alla situazione che si è venuta a determinare alla chirurgia del Barone Lombardo di Canicattì. Sulla vicenda questa mattina è intervenuto anche il capogruppo della Dc all’Ars Carmelo Pace sottolineando proprio che la chiusura del reparto durerà poco posto che i tre medici prenderanno servizio entro la fine del mese. Due dei tre medici che hanno dato la disponibilità sono di Ribera, circostanza della quale Pace si dice orgoglioso.
Soddisfatta della soluzuione trovata anche la parlamentare Giusi Savarino. Con l’arrivo dei tre medici, dice, il reparto di chirurgia di Canicattì potrà riaprire e così cesseranno i disagi per l’utenza, ma anche il sovraffollamento degli altri ospedali agrigentini dove sono stati dirottati i pazienti.