un chilometro di muro in cemento armato dove sono stati collocati i bassorilievi realizzati dagli studenti dei licei artistici siciliani, dai bambini delle scuole di Librino e da tanti artisti, scultori ed architetti . La "Porta delle Farfalle" è il progetto lanciato anni fa dal mecenate della cultura e presidente di Fiumara d’Arte Antonio Presti cui hanno partecipato venti licei artistici siciliani tra cui il Bonachia di Sciacca. “Va Pensiero" l'opera realizzata in bassorilievo dagli studenti del Bonachia, che affronta il tema della libertà di manifestazione del pensiero. Un tempio greco, in omaggio alla prima forma di democrazia sorta in Grecia, ma che vuole anche mettere in risalto l'elemento più rappresentativo del patrimonio archeologico-agrigentino. Il tempio poggia su colonne formate da pile di libri e giornali che rappresentano la libertà di pensiero e di informazione. Dove c’è abusivismo e degrado a volte nascono nuove idee, e nello storico quartiere Librino di Catania, grazie alla visione di Antonio Presti, è accaduto proprio questo. Oggi il quartiere è conosciuto non solo per le sue difficoltà, ma anche per delle opere artistiche che lo hanno messo al centro dell’attenzione pubblica. Quindici anni fa Antonio Presti ha trasformato un lato di un cavalcavia in una immensa "Porta della Bellezza", una grande opera di street art, 500 metri di parete ricoperta da novemila formelle lavorate a mano dai bambini e dalle mamme del quartiere. Antonio Presti non si è voluto fermare alla "porta della Bellezza" e ha deciso di realizzare un altro monumento a Librino, un altro cavalcavia, "La porta delle farfalle" per l'appunto alla cui realizzazione ha contribuito il Liceo Artistico di Sciacca. A Catania, all'inaugurazione della Porta delle farfalle, hanno partecipato 50 studenti del Bonachia di Sciacca, accompagnati dai docenti Donatella Cognata, Laura Frisco, Franco Volpe e Mochele Bono e dalla dirigente Giovanna Pisano.