e assegnati ai Comuni di Castelvetrano, Salemi, Custonaci, Castellammare del Golfo, Campobello di Mazara, Trapani, Paceco, Valderice Partanna, Marsala e Alcamo. La cerimonia si è svolta ieri in Prefettura, alla presenza del sottosegretario al Ministero dell’Interno Wanda Ferro e dei sindaci dei comuni che hanno deliberato la disponibilità ad acquisire i beni. In prima fila il comune di Castelvetrano, la città di Matteo Messina Denaro, che dovrà adesso gestire 109 dei 288 beni confiscati alla mafia. Adesso tocca a noi, dichiara al nostro telegiornale il sindaco Enzo Alfano che annuncia a breve la pubblicazione dei bandi per l’affidamento in gestione dei beni confiscati, la maggior parte dei quali riconducibili al boss Matteo Messina Denaro.
Al comune di Castelvetrano andrà il numero maggiore di beni confiscati per un valore complessivo di 4 milioni e mezzo di euro, ma anche il piccolo comune di Campobello di Mazara, alla ribalta delle cronache dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro e di tutta una serie di fiancheggiatori, ha dato la disponibilità e gestirà 49 beni per un valore di un milione e 800 mila euro.