Nella notte anche un’altra tragedia. Un'imbarcazione di sette metri è affondata e soltanto il tempestivo intervento di un peschereccio ha consentiro di trarre in salvo 34 migranti e purtroppo anche il cadavere di un uomo. Secondo il racconto dei naufraghi sarebbero una ventina i dispersi.
A Lampedusa si trovano adesso oltre mille migranti a fronte di meno di 400 posti disponibili nella struttura di prima accoglienza.
Fortunatamente non si arresta la gara di solidarietà. Ne è un esempio il progetto “Trama, Tessuti d’Amore” nell’ambito del quale sono già un migliaio le coperte realizzate a mano e donate per i bambini che giungono all’hotspot dell’isoladopo aver attraversato il Mar Mediterraneo. Una media di 100 coperte a settimane da quando, ai primi di febbraio, è stata resa nota l’iniziativa solidale, nata da un’idea di una donna lombarda, Ornella Pasquinelli, che ha riunito un gruppo di persone accomunate dalla passione per il cucito, il lavoro ai ferri, all’uncinetto ed il ricamo. Le prime 40 coperte sono arrivate grazie ad un agente della Polizia di Stato che ha fatto da tramite tra la cooperativa ed il progetto. Da lì in avanti la solidarietà non si è più fermata, anzi è diventata “contagiosa” riuscendo a coinvolgere sempre più persone, da nord a sud dello Stivale.
“Siamo commossi da tutta questa solidarietà- ha dichiaratto Francesca Trombino, direttrice dell’hotspot di Lampedusa-. Sono tante ormai le donne di tutta Italia che dimostrano la loro vicinanza e trasmettono il loro calore donando copertine, poncho e peluche per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa. Mai come in questo momento di grande esodo, dove assistiamo quotidianamente all’arrivo di decine di neonati assieme alle loro mamme ma spesso anche di bambini senza né genitori né parenti, è importante dimostrare loro il calore dell’abbraccio che una semplice coperta colorata, realizzata con un gesto d’amore, può trasmettere, ha conclusa la direttrice dell’hotspot.
Nei gruppi giunti, nelle ultime ore a Lampedusa, anche tante donne e bambini .