accompagnati da vere e proprie campagne di sensibilizzazione suonate come una beffa soprattutto nella città di Sciacca, alle prese con una emergenza idrica che non vuole finire, Girgenti Acque nelle ultime ore si è resa protagonista di una nuova singolare iniziativa che sta facendo discutere. In pratica, gli operatori del call center della società di Aragona sono impegnati, da ieri, a telefonare agli utenti della città di Sciacca. Un questionario sul gradimento dei propri servizi, quello cui vengono sottoposti i cittadini. In particolare, gli operatori chiedono di conoscere a quando risale l'ultimo turno di erogazione, se l'utente sia o meno a conoscenza del successivo turno di distribuzione, e se l'acqua erogata sia stata sufficiente a soddisfare il fabbisogno di quella utenza. Non è difficile immaginare quale sia stato e continui ad essere il tenore della risposta dei cittadini, una utenza, quella saccense, che continua a fare i conti con problemi di approvvigionamento idrico che si trascinano ormai da settimane e che sembrano non voler finire malgrado le rassicurazioni, le precisazioni e gli impegni del gestore. E si deve augurare, la società, di non chiamare nelle case di quelle famiglie che sono state ripetutamente costrette ad acquistare l'acqua mediante autobotti di privati. Ma l'aspetto ancor più paradossale è che mentre Girgenti Acque chiede cosa ne pensano i cittadini dei servizi erogati, la città continua a rimanere a secco. Anche oggi altra giornata di passione. Non si contano più, ma ormai è così' da settimane, le segnalazioni che anche oggi ha ricevuto la nostra redazione. Cittadini esasperati nella zona di villaggio Pescatori, via Monti, via Ovidio e altre arterie della zona. Non va meglio nel quartiere di San Michele. In questo caso le segnalazioni provengono da vicolo Russo e via Passaggio, significa dalla parte bassa del quartiere da dove riferiscono che appena un'ora di erogazione durante la notte non è assolutamente sufficiente a soddisfare il fabbisogno. Niente acqua, infine, nella zona del Boccone del Povero. Tutto ciò, alla vigilia della ispezione su pozzi, impianti e rete idrica saccense che domani sarà effettuata dall'Ati, alla presenza di tecnici comunali e di Girgenti Acque. Un aspetto, questo, sul quale oggi interviene il coordinatore di Intercopa Franco Zammuto. Se questo metodo fosse stato adottato dieci anni fa, osserva Zammuto, oggi Girgenti Acque non sarebbe più il gestore di ventisette Comuni oppure sarebbe il gestore più efficiente che si possa desiderare. Ovunque la gente chiede di togliere ai privati i servizi essenziali e di riportarli nell'ambito pubblico, continua Intercopa, ma solo nella nostra provincia, contrariamente a quanto avviene nel mondo intero, si diffonde l'idea che la battaglia contro la gestione di Girgenti Acque non sia sostenibile e sia una battaglia persa in partenza.