Quel che salta subito all’occhio, è la difficoltà nel percorso del recupero dell'occupazione pre-pandemia, per quanto riguarda i lavoratori indipendenti, non ancora concluso nell’isola. Infatti, sono 290 mila nel 2022 gli indipendenti (imprenditori, liberi professionisti, lavoratori autonomi) in calo rispetto al 2019 di 17 mila unità. È una fotografia in chiaro scuro quella scattata dall’osservatorio di Confartigianato. Se da un lato preoccupa il calo del numero degli imprenditori e dei liberi professionisti dall’altro si apprezza una dinamica positiva per quanto riguarda il numero degli occupati, che tra il 2021 e il 2022 sono cresciuti di 26 mila unità.
Tra le 9 province siciliane 4 superano i livelli occupazionali pre-crisi: Enna, Ragusa, Messina e Trapani; al contrario restano ancora sotto i livelli 2019 Palermo, Agrigento, Catania, Siracusa e Caltanissetta.
A livello settoriale la crisi occupazionale investe maggiormente il Manifatturiero e i Servizi, settore quest’ultimo in cui gli occupati si riducono di 24 mila unità, con l’86% del calo determinato dalla riduzione del numero di occupati nel settore commercio, alberghi e ristoranti. Al contrario, vengono raggiunti e superati i livelli occupazionali pre pandemia nel settore delle Costruzioni, che nel 2022 conta 33 mila unità in più. Ad incidere, sicuramente, il superbonus.
Segnali incoraggianti,evidenzia Confartigianato, arrivano in questi primi mesi del 2023. Complici le vacanze pasquali e i ponti del 25 aprile e del primo maggio, in Sicilia la domanda di lavoro registra un incremento del 46 % rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente .
A trainare la crescita della domanda il settore dei Servizi, in particolare i Servizi alle persone, di alloggio e ristorazione e i servizi turistici. A livello provinciale la spinta alla crescita risulta più spiccata ad Agrigento , Trapani e Siracusa