Sono questi i numeri del report di un'ottantina di pagine (formato A3) contenente una per una tutti gli interventi effettuati nel periodo compreso tra l'11 novembre e l'11 dicembre. Giornate più critiche quelle comprese tra il 4 e il 7 dicembre, in cui si è concentrato il più alto numero di lamentele. Situazione poi schizzata nuovamente l'11 dicembre, ossia l'ultimo giorno indicato nel documento che è stato depositato sia al Consiglio direttivo dell'Assemblea Territoriale Idrica, sia alla Procura della Repubblica, alla quale, com'è noto, si è rivolta nei giorni scorsi il sindaco di Sciacca Francesca Valenti presentando un esposto denuncia nei confronti dell'ente gestore. Il documento che vedete in queste immagini, dunque, corrisponde ad una sorta di “memoria difensiva”, ancorché sui generis. Comprende planimetrie satellitari del territorio interessato dagli interventi. E, poi, data dopo data tutte le segnalazioni ricevute. Con le conseguenti aperture di pratica da parte del call center sul tipo di segnalazione (guasti, turni saltati, cisterne a secco, mancate forniture, richieste di accertamenti tecnici, invocazioni di autobotti) e l'esito di ogni singola pratica. Un lavoro certosino, che conferma l'orientamento privilegiato da Girgenti Acque, quello di dimostrare che i problemi di approvvigionamento idrico che si sono registrati a Sciacca non scaturiscono da disattenzioni da parte dell'ente gestore ma da situazioni imprevedibili, guasti elettrici e rete idrica vetusta, nei confronti delle quali comunque la società presieduta da Marco Campione è intervenuta con tempestività, raddoppiando anche la funzionalità dei pozzi, al fine di migliorare il servizio. Operai di Girgenti Acque al lavoro anche in orari un tempo improbabili, anche se non c'è ancora la percezione da parte dei cittadini di una situazione che dovrebbe accingersi a migliorare, e vengono ancora segnalati disservizi, ancorché a macchia di leopardo. Una contrapposizione, quella tra comune e Girgenti acque, che, dunque, continua, nell'ottica del tentativo del comune, attraverso l'ATI, di risolvere il contratto con l'ente gestore. Alcuni lavori nella zona del centro storico hanno avuto come obiettivo quello di utilizzare la nuova condotta idrica realizzata negli anni scorsi in via Licata e mai utilizzata. Un intervento che tende a superare i problemi di approvvigionamento, ma che stamattina ha allagato l'intera zona, visto che le tubazioni da anni alla vista erano ancora sprovviste di valvole. Problema al quale si è posto rimedio. Ma ieri dalla zona Santa Caterina sono giunte segnalazioni su un'improvvisa erogazione di acqua maleodorante. Si è temuta una contaminazione fognaria, in realtà pare si sia trattato di un problema per fortuna meno grave, ossia un passaggio di acqua nelle nuove tubazioni all'interno delle quali si trovava probabilmente del fango.