ieri sera in sala Falcone-Borsellino, ad approvare due dei punti all'ordine del giorno dei lavori, segnatamente la ratifica del finanziamento da 600 mila euro di fondi del Pnrr destinati alla realizzazione della mensa scolastica alla Sant'Agostino e la variazione di bilancio da 250 mila euro (fondi del commissario per l'emergenza idrogeologica) da utilizzare per la sistemazione della via Pietro Germi di località Carbone. Il via libera a questi punti è avvenuto con le sedie dei consiglieri comunali che sostengono l'amministrazione Termine rimaste vuote. La vicenda sta generando inevitabilmente polemiche politiche. I gruppi consiliari di opposizione (schieramento che, com'è noto, è maggioranza numerica in aula) oggi attaccano lo schieramento avversario: «Possiamo ammettere - dicono in una nota parafrasando ironicamente una locuzione cara a Fabio Termine - di avere scritto da soli 'una bella pagina della storia politica della nostra città'». I consiglieri firmatari della nota sono Bellanca, Bentivegna, Bivona, Bono, Blò, Brucculeri, Clelia Catanzaro, Cognata, Grassadonio, La Barbera, Mandracchia, Maniscalco, Messina, Santangelo e Venezia. Sul documento odierno manca la firma dell'ultimo consigliere che è entrato a far parte dello schieramento, ovverosia Giuseppe Catanzaro.
Per i sostenitori della candidatura a sindaco di Ignazio Messina quella di ieri sera è stata la prima grande implosione dell’amministrazione Termine, lo definiscono "un autentico gravissimo paradosso politico". Chiariscono, i gruppi di opposizione, di avere chiesto ed ottenuto ieri sera una sospensione della seduta prima che questa iniziasse al fine di comprendere le dinamiche politiche anche alla luce dell’assenza del sindaco, impegnato ad Agrigento per una riunione in prefettura in vista del Carnevale. Una sospensione durata forse troppo, infastidendo i consiglieri di maggioranza i quali, "quasi per ripicca - questa è l'accusa - a seguito del ritardo nella ripresa dei lavori, hanno abbandonato l'aula, lasciando sola e impassibile la giunta rimasta negli scranni destinati all'amministrazione". Parlano, i consiglieri di opposizione, di assenza di moralità da parte di chi oggi dovrebbe dar voce a quella parte politica che governa la città, a rivelare il presunto scollamento tra chi amministra e la maggioranza politica presente in aula. "Soli, ma con tanta buona volontà - scrivono i consiglieri di opposizione - siamo rimasti in aula e da individui responsabili abbiamo approvato due delibere, figlie di questa amministrazione comunale, senza battere ciglio. Se la città di Sciacca - concludono - vedrà il rifacimento della via Pietro Germi e avrà una mensa scolastica è solo grazie alla nostra parte politica". L’atteggiamento politico della coalizione guidata da Fabio Termine viene definito di essere già ai titoli di coda di un progetto politico "commercialmente venduto bene ma privo di qualsivoglia contenuto". L'invito è alle dimissioni e alla presa di consapevolezza della inefficienza politica e amministrativa.
"Ieri sera siamo andati via dall'aula perché non abbiamo accettato la evidente mancanza di rispetto da parte della coalizione Messina nei nostri confronti": questa la replica alla nota odierna dell'opposizione da parte dei consiglieri comunali che sostengono l'amministrazione Termine. "Non abbiamo accettato di essere 'ostaggi' della parte politica a noi avversa, perché la richiesta di rinviare l'inizio della seduta, poi ribadita con lo slittamento di un'ora dell'orario fissato dopo l'appello chiamato dal vicepresidente Grassadonio, per noi non aveva alcuna ragione d'essere". La sensazione prevalente dei consiglieri Ambrogio, Campione, Certa, Curreri, Leonte, Modica e Ruffo, è stata quella che in realtà l'opposizione temporeggiasse confidando nel fatto che Fabio Termine prima o poi potesse presentarsi in aula per aprire un dibattito sulla questione Carnevale 2023, compreso il trasferimento alla Perriera. Ma il sindaco ieri era impegnato in prefettura in una delle riunioni sui temi della sicurezza della festa. "La verità è che volevano processare il sindaco", dicono oggi dalla coalizione che sostiene l'amministrazione. "Il ritardo nell'iniziare la seduta era immotivato", aggiungono. "Oltretutto - concludono - i punti approvati ieri sera potevano essere benissimo approvati anche nella seduta consiliare precedente, anche quella in maniera immotivata rinviata". Una polemica che pare di capire non si conclude qui. Nel frattempo però entro il 26 maggio bisogna approvare la revisione delle società partecipate. Altro punto delicatissimo, su cui l'opposizione ha già annunciato battaglia, alla luce dei conti tutt'altro che floridi di Aica e Srr. La seduta consiliare è stata al momento rinviata dal presidente di Sala Falcone-Borsellino Ignazio Messina al prossimo 23 maggio.