l’Ordine degli architetti grida allo scandalo per la mancata realizzazione di un’infrastruttura ritenuta fondamentale per lo sviluppo socio-economico del territorio provinciale e della Sicilia centro-meridionale: l’aeroporto Valle dei templi. Agrigento è l’unica città che non dispone di uno scalo aeroportuale, raggiungibile in un’ora, eppure, per la sua collocazione geografica e per la grande attrattiva turistica della Valle dei templi, avrebbe un notevole bacino di utenza e sarebbe fondamentale per il rilancio dell’economia della nostra terra.
“Un aeroporto adeguato all’utenza della fascia centro meridionale della Sicilia - afferma il presidente dell’Ordine degli architetti Rino La Mendola - costerebbe meno di cinque chilometri di autostrada e la sua sostenibilità economica nel tempo sarebbe più che garantita dalla Valle dei Templi che, nel corso del 2022, ha registrato la presenza di oltre 800.000 turisti. Questi numeri, pur senza considerare i flussi ordinari legati all’utenza del territorio della Sicilia centro-meridionale, aggiungono gli architetti agrigentini, ci dicono che il tema della “sostenibilità” tanto utilizzato da chi non vuole l’aeroporto ad Agrigento è proprio “insostenibile”; basti pensare allo scalo aeroportuale di Lampedusa, che sopravvive con un flusso turistico importante, ma non certamente paragonabile a quello della Valle dei Templi. A tal proposito, si ritiene incomprensibile l’ostinata posizione assunta dall’Enac sulla “non sostenibilità” di un aeroporto ad Agrigento, nel momento in cui lo stesso Ente ha consentito l’apertura, in Sicilia, di scali aeroportuali con un bacino di utenza davvero irrisorio, rispetto a quello agrigentino, come gli aeroporti di Birgi e di Comiso, che sono a un tiro di schioppo, rispettivamente, da Punta Raisi e Fontanarossa. Viene da chiedersi, aggiunge il presidente Rino La Mendola se l’aeroporto di Agrigento non si deve realizzare perché diventerebbe troppo competitivo. Oggi Agrigento, Capitale italiana per la Cultura 2025, rivendica il diritto di pretendere la realizzazione di un aeroporto raggiungibile in meno di un’ora, quale primo passo per realizzare un pacchetto di interventi infrastrutturali, già individuati con il manifesto della rete delle professioni tecniche, necessari per potenziare il sistema portuale centro-meridionale e dotare il territorio provinciale di un collegamento con l’anello autostradale siciliano e con la linea ferrata dell’alta velocità. Ordine degli architetti che confida sull’impegno e sull’operatività del governo nazionale e della giunta regionale per superare l’atavico isolamento infrastrutturale che, da troppo tempo, mortifica i cittadini agrigentini.
In occasione dell’incontro oggi con il ministro Salvini, il capogruppo del Pd all’Ars Michele Catanzaro ha inviato una lettera ai vertici regionali e provinciali della Confcommercio che hanno promosso l’iniziativa che accende i riflettori su una delle emergenze del territorio. Catanzaro pone in evidenza la necessità di accelerare l'iter per il completamento della Castelvetrano-Gela e l'urgenza di creare le condizioni per uscire dalla marginalità geografica economica e sociale con infrastrutture moderne ed efficienti.
Sul completamento dell'anello autostradale Gela-Castelvetrano, ricorda Catanzaro, si sono fatti passi in avanti, ci sono le idee progettuali, è in atto la fase di dibattito pubblico, il cammino è appena cominciato e ci sono precisi impegni assunti dal precedente governo nazionale che occorre confermare e perseguire.L’auspicio del capogruppo del Pd all’Ars è che la tappa agrigentina del ministro delle infrastrutture Salvini a pochi giorni dal voto amministrativo sia una reale attenzione verso la provincva di Agrigento e l’occasione concreta per tracciare un percorso quanto mai urgente per lo sviluppo del sistema infrastrutturale del territorio, a cominciare proprio dalla Gela-Castelvetrano, che fino a pochi anni fa aree di governo vicine al Ministro Salvini definivano “visione”, ma oggi realtà che occorre continuare a sostenere con forza.