alle ore 10, l’udienza al Consiglio di Giustizia Amministrativa in merito al ricorso presentato da Ignazio Messina sull’esito del primo turno delle elezioni amministrative dello scorso anno. La data è stata fissata stamattina. La cancelleria del Cga ha oggi comunicato ai legali di Ignazio Messina (gli avvocati Polizzotto e Sartorio) e ai legali di Fabio Termine ( gli avvocati Rubino, Impiduglia e Marino) che il ricorso verrà, dunque, esaminato l’11 ottobre prossimo.
Ignazio Messina si era rivolto al Consiglio di Giustizia Amministrativa dopo che il Tar di Palermo, nello scorso mese di marzo, ha dichiarato inammissibile il suo ricorso. La vicenda è quella nota, e si riferisce al risultato del primo turno elettorale del 12 giugno di quasi un anno fa, quello che aveva visto Messina non riuscire a raggiungere la soglia minima del 40% (che gli avrebbe permesso di vincere le elezioni al primo turno) per appena 18 preferenze. Ne scaturì un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale di Palermo, che tra la fine del 2022 e i primi del 2023 ha completato le verifiche (affidate alla prefettura di Agrigento) sulle schede votate in 9 delle 27 sezioni che erano state richieste da Messina. Il recupero delle schede che secondo il vice prefetto Barbaro potevano considerarsi ammesse non si erano rivelate sufficienti a ribaltare l'esito elettorale. Nel corso della verifica erano state individuate altre preferenze che, secondo i legali di Messina sarebbero state inequivocabilmente attribuibili al loro assistito ma che non furono ammesse in quanto la loro fattispecie non era stata prevista nel ricorso originario. È questa una delle ragioni per le quali il pronunciamento conclusivo del Tar (come primo grado di giudizio) non è stato ritenuto esaustivo da Messina, che dunque ha annunciato ricorso al Cga, invocando l'accettazione di tutte le 27 sezioni per le quali già al Tar aveva chiesto il riconteggio dei voti, anche se il Tar ammise solo 9 sezioni, le stesse per le quali anche Fabio Termine aveva invocato il riconteggio.