per permettere ai comuni di approvare nei termini di legge i propri bilanci di previsione è lo spunto da cui muove oggi una presa di posizione politica nei confronti dell'amministrazione Termine da parte dei 2 consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Calogero Bono e Gaetano Cognata.
Nell'evidenziare come, tra i predetti comuni che beneficieranno della ulteriore proroga c'è anche quello di Sciacca, gli esponenti dell'opposizione fanno notare, a parte il fatto che questa è una ulteriore proroga che si aggiunge alle precedenti, come sia grave che al momento, come peraltro dichiarato dal dirigente del settore Finanze Filippo Carlino, ancora non ci sono neanche le quadrature dei conti e, di conseguenza, il bilancio 2023 si trova in una condizione di disequilibrio. Condizione da cui, Bono e Cognata, evincono come non prima di 40-50 giorni lo strumento finanziario potrà arrivare in consiglio comunale per essere approvato in tempo. Evidentemente vogliono far notare come il rispetto della stessa nuova scadenza del 31 luglio (per arrivare alla quale mancano 2 mesi esatti da oggi) sia a rischio.
Rimane da risolvere però ancora la questione della mancanta approvazione, ad oggi, del Consuntivo. "Discorso a parte - scrivono infatti Calogero Bono e Gaetano Cognata - merita il Rendiconto dell’esercizio 2022, il cui termine di approvazione era quello del 30 aprile 2023, ampiamente superato, non avendo avuto alcuna proroga, come è giusto che fosse".
Anche per questo importante strumento finanziario, che tra l’altro libera delle risorse e definisce lo stato di salute dell’ente, da notizie che Bono e Cognata dicono essere in loro possesso il comune di Sciacca è in alto mare, in quanto diversi atti propedeutici non sono stati neanche predisposti (a partire dal riaccertamento dei residui). "Si tenga conto - osservano i due consiglieri di Fratelli d'Italia - che anche dopo l’approvazione in giunta anche per questa delibera occorreranno 40-50 giorni prima di approdare in aula consiliare. Pertanto lo spettro del commissario è ormai alle porte con tutte le conseguenze del caso".
Questione commissariamento sul Rendiconto a cui non si può non fare riferimento per quanto accaduto verso la fine della precedente consiliatura, quando la bocciatura del documento determinò lo scioglimento anticipato del consiglio comunale e il suo commissariamento, tra ricorsi alla giustizia amministrativa che non ottennero lo sperato risultato. Oggi le norme sono cambiate, e a una eventuale bocciatura (politica) del Consuntivo non corrisponderebbero sanzioni obiettivamente così assurde. In ogni caso, Bono e Cognata concludono evidenziando che "la tanto decantata amministrazione Termine, che ha spifferato ai quattro venti di essere diversa da tutte le altre amministrazioni, fallisce proprio su uno dei temi più importanti, che è quello delle questioni finanziarie". Bono e Cognata annunciano che quello sollevato oggi è solo uno dei temi che dovranno essere affrontati nelle prossime settimane allorquando - concludono testualmente - tireremo le somme di un anno fallimentare del Sindaco Termine.