in ordine ai disservizi idrici che si stanno susseguendo da alcuni mesi a Sciacca. Le riflessioni contenute in quel documento sono da tempo al centro di numerose segnalazioni che la nostra emittente periodicamente riceve. Diversi i problemi che vengono denunciati: erogazione a singhiozzo, rinvio dei turni previsti all'ultimo momento, soprattutto una fornitura idrica sempre più ridotta, al punto tale che chi non aveva mai avuto problemi di disponibilità di acqua, pur ricevendola nei turni prestabiliti, si è ritrovato oggi a dovere fare ricorso alle autobotti private, perché il turno dura sempre di meno. Normalmente i problemi che riguardano l'interruzione di disponibilità di impianti e acquedotti, per ragioni svariate, compresa quella dell'interruzione dell'energia elettrica, vengono regolarmente segnalati. A questo punto, però, è di tutta evidenza come ci sia qualcosa che non funzioni più a dovere. Perché se prima le cisterne (elemento che qualifica negativamente la civiltà stessa del nostro territorio) si riempivano in maniera dignitosa, oggi la fornitura prevista le fa restare al di sotto della soglia ragionevole per gli utilizzi previsti. Eppure la disponibilità di risorse idriche e di sorgenti di Sciacca non dovrebbe generare limiti così gravi. Si impone un intervento da parte dell'amministrazione, anche per capire in che modo Aica gestisce l'acqua, quanta parte ne viene destinata alla cittadinanza saccense, quanta altra parte viene dirottata agli altri territorio della provincia di Agrigento.
I consiglieri di opposizione la scorsa settimana avevano invitato l'amministrazione Termine a chiedere conto e ragione ad Aica, a disporre delle ispezioni urgenti e soprattutto diuturne ai pozzi per capire quali siano le motivazioni reali di questi disservizi, tanto più che le conseguenze dei guasti, quand'anche questi venissero riscontrati, spesso non vengono neanche comunicati in tempo. I cittadini sono stanchi e assai stressati da una condizione inaccettabile. Tanto più che recentemente sono anche aumentatele perdite idriche, con la condizione singolare di quantitativi di acqua che si disperdono sul terreno mentre i cittadini nelle loro case sono costretti ad amministrare la disponibilità idrica. Situazione alla quale francamente la città di Sciacca non era abituata.
Al momento la stessa turnazione registra delle condizioni di vero e proprio collasso. È il caso della contrada Foggia, dove l'acqua viene fornita alle utenze addirittura una volta ogni 4 giorni. E nel resto del centro abitato l'erogazione è centellinata, perfino quando non risultano guasti agli impianti. Ripetiamo: c'è qualcosa che non funziona, la gente si ritrova improvvisamente senz'acqua, e questo non ha più alcuna ragione d'essere. Perché fare ricorso ad un'autobotte privata, se da un lato risolve (ma solo temporaneamente) il problema, dall'altro incrementa in maniera inaccettabile il fabbisogno economico a cui ogni famiglia è costretta, arrivando a pagare bollette sempre più care a cui poi bisogna associare anche la spesa per la fornitura straordinaria aggiuntiva. È necessario che il sindaco Termine e l'assessora ai Servizi a rete Valeria Gulotta chiedano urgentissime spiegazioni ai tecnici e all'amministrazione dell'Azienda Idrica Comuni Agrigento. La nostra emittente riceve ogni giorno segnalazioni e proteste da parte dei cittadini. Adesso è giunto il momento di spiegare le ragioni di un disservizio inaccettabile.