Secondo i rumors, sarebbero questi gli assessori dell'attuale giunta di governo targata Renato Schifani a rischiare di essere sostituiti in quello che sarebbe il primo rimpasto politico. Il tagliando arriverebbe, dunque, a meno di un anno dalla nomina e subito dopo i risultati delle ultime elezioni amministrative con i rapporti di forza che in seno alla maggioranza sarebbero cambiati.
Girolamo Turano, in quota Lega, pagherebbe i risultati elettorali di Trapani, comune in cui, alle amministrative di due settimane fa, anziché supportare in modo unitario il candidato a sindaco di centrodestra, avrebbe preferito appoggiare una lista civica che, di conseguenza, avrebbe favorito l'uscente Tranchida e, quindi, la sconfitta della sua coalizione di riferimento. Marco Falcone, invece, pagherebbe, a quanto pare, i pessimi rapporti con i nuovi vertici di Forza Italia, oltre ad un lavoro che, relativamente al suo assessorato, quello all'Economia, il Presidente Schifani non giudicherebbe all'altezza. Nuccia Albano, in quota Democrazia Cristiana, potrebbe semplicemente subire un avvicendamento deciso tutto all'interno del suo partito, voglioso di dare spazio e fiducia anche ad altri esponenti di riferimento. Più delicata e articolata la posizione di Giovanna Volo, attuale assessora regionale alla salute. Da un lato sembrerebbe blindata e protetta da Forza Italia, dall'altro potrebbe pagare le patate bollenti legate alle questioni dei laboratori di analisi siciliani, più volte in stato di agitazione, e dei presunti occhi di riguardo in favore della sanità privata. Fratelli d'Italia, infine, tramite la referente Carolina Varchi, ha già fatto sapere che i propri assessori sono tutti blindati. In ogni caso, appare probabile che non saranno i partiti della maggioranza a dettare la linea sul rimpasto regionale, ma che sarà il presidente Schifani in persona a decidere sulla base delle valutazioni del lavoro fin qui svolto.
Restano le parole del Presidente dell'ARS Gaetano Galvagno che, recentemente, ha parlato di “situazione imbarazzante in Aula” per via delle continue assenze dei deputati di maggioranza e di ARS che non avrebbe, da parte del governo, “carne al fuoco” su cui discutere. Un vero e proprio avviso al nocchiero e ai naviganti.