con la conseguenza che la zona interessata sarà costretta a convivere con il cantiere anche in occasione dell'ormai imminente nuova stagione estiva. La vicenda è al centro di una interrogazione presentata oggi all'amministrazione comunale dal consigliere Ignazio Bivona per il quale è paradossale che non si riesca ancora ad ultimare le opere dopo anni dall’inizio dei lavori. Un progetto, ricorda Ignazio Bivona, al quale si guarda da tempo con grande interesse trattandosi di uno straordinario intervento che sistemerà e riqualificherà, in via definitiva, anche con opere di arredo urbano, la banchina di riva nord del porto di Sciacca, precisamente l’intero tratto antistante la Chiesa di San Pietro e Gaie di Garaffe, e che avrà un rilievo importantissimo e strategico non solo per le attività portuali e di pesca, ma anche per altri comparti, tra cui quello commerciale e turistico, nonché per un miglioramento complessivo della qualità della vita nel sito che verrà riqualificato. Un progetto da oltre sei milioni di euro, il cui finanziamento è stato ottenuto durante gli anni dell'amministrazione guidata da Fabrizio Di Paola, che consegnerà alla città un porto più moderno con un nuovo impianto elettrico, nuove bitte di ormeggio, ringhiera di protezione e parabordi in gomma oltre alla realizzazione di nuovi piazzali attraverso il riempimento delle aree a tergo delle banchine. Non si comprende, osserva Ignazio Bivona, il motivo che ha indotto la ditta a sospendere i lavori, posticipando di fatto la conclusione dlle opere, e nel frattempo una nuova stagione estiva è alle porte mentre si continua ad offrire ai turisti ed alle innumerevoli attività che insistono in quella zona, un cantiere aperto ma, purtroppo, completamente in fase di stallo. L'esponente della opposizione conclude chiedendo all’amministrazione comunale di conoscere le motivazioni che hanno indotto alla sospensione dei lavori e, contestualmente, il nuovo cronoprogramma che “dovrebbe” garantire l’ultimazione degli stessi.