si trova molto più a suo agio nei panni di oppositore che di figura super partes, ma ancora una volta il sindaco Termine ha portato sul tavolo dei fatti la verità". Così oggi la coalizione che sostiene l'amministrazione comunale prende posizione all'indomani della seduta consiliare di ieri, quella nel corso della quale si è parlato di Carnevale e sicurezza. Un tema su cui i sostenitori di Termine parlano di "mistificazioni, quelle che in queste settimane hanno cercato di raccontare una verità diversa sui perché la festa abbia dovuto cambiare location. Mistificazioni che - aggiungono - hanno lasciato il passo alla verità".
C'è poi una dura critica al consigliere comunale Giuseppe Catanzaro, eletto con l'amministrazione ma poi passato all'opposizione, che ieri sera in aula ha accusato Termine di incoerenza, essendosi rimangiato gli impegni a non trasferire mai il Carnevale dal centro, assimilandoli a quelli passati in cui aveva detto che non avrebbe mai fatto alleanze con il Pd né con il deputato regionale Michele Catanzaro.
La coalizione che sostiene l'amministrazione ricorda a Catanzaro che se oggi lui siede in consiglio comunale è grazie all’assessore Patti, che ha rinunziato al suo ruolo di consigliere, così come ha fatto l’assessore Gulotta, nel rispetto degli accordi di coalizione. "Quella stessa coalizione - si legge nel documento - che prima Catanzaro ha abbracciato per poi abbandonare". A Catanzaro viene rimproverato di avere abbandonato un progetto che lo ha portato in consiglio comunale, strumentalizzando un elettorato che lo ha votato.
"La politica ha abituato a rimescolamenti e cambi di casacche che però - scrivono da Mizzica e Pd - non sono aderenti in nessun modo a questa coalizione, focalizzata fermamente sugli obiettivi da portare avanti, e che non verrà scalfita dalle mistificazioni di nessuno, tantomeno da quelle di un consigliere subentrato". Catanzaro accusato, infine, di essere passato, in meno di un anno, passare da una colazione di centro sinistra verso il centro. "Magari nei prossimi giorni - concludono Pd e Mizzica - si sposterà ancora più a destra, chi può dirlo a questo punto".