commenta le dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa al nostro telegiornale dal questore di Agrigento Emanuele Ricifari a proposito dello spostamento del Carnevale alla Perriera. Dichiarazioni per le quali la coalizione Termine esprime apprezzamento per la chiarezza con cui il questore ha spiegato i fatti relativi all'organizzazione della manifestazione avvalorando – dal punto di vista di Mizzica e Pd - quanto già spiegato dal sindaco nella conferenza del 13 maggio prima, ed in aula consiliare poi. Chiarimenti che – stando alle considerazioni contenute nel documento odierno - testimoniano, oltre al tempestivo lavoro fatto dalla giunta Termine, l’assoluta volontà della amministrazione comunale nell’esplorare qualsiasi soluzione che potesse confermare lo svolgimento della manifestazione nel circuito classico del centro storico, e per la quale il questore stesso, tenendo anche a puntualizzare come le interlocuzioni necessarie per valutare tutti gli aspetti relativi alla festa fossero iniziate addirittura prima del suo stesso insediamento, ha ampiamente ed inequivocabilmente spiegato le ragioni che ne hanno comportato il trasferimento in via Allende. Di conseguenza - prosegue la nota della coalizione del sindaco - le dichiarazioni riferite dal presidente del consiglio comunale Ignazio Messina dopo il colloquio richiesto con il questore, che avrebbe paventato un quadro ben diverso e con manchevolezze amministrative, per Mizzica e Pd vengono così ampiamente spazzate via dalla verità definita “inequivocabile”, che come sempre trova il modo per emergere in maniera netta dalla nebbia di mistificazioni che non troveranno mai terreno fertile – si legge nel documento - nella nostra visione amministrativa. L'attacco frontale al presidente di sala Falcone Borsellino prosegue con l'accusa di avere volutamente innescato una polemica strumentale, finalizzata evidentemente, dal punto di vista della coalizione che sostiene Termine, a colpire la credibilità del sindaco piuttosto che a garantire la verità. C'è di più: Messina viene ancora una volta accusato di non riuscire ad esercitare con il giusto equilibrio il suo ruolo, confondendo la sua carica con un atteggiamento inappropriato, di parte, che tenderebbe ad alimentare futili polemiche, mettendo a rischio lo stesso dialogo costruttivo che tutte le forze di governo vorrebbero attuare in aula nei confronti dell’opposizione. Auspichiamo, conclude la coalizione Termine, che tali delicati equivoci non debbano ripetersi, nel rispetto della lealtà politica e morale e delle cariche che si rivestono soprattutto se a garanzia della verità.