ridursi ad una vicenda di cronaca spicciola. No, siamo di fronte anche all'autentico microcosmo di una inequivocabile lotta di potere. D'altronde le stesse dichiarazioni dell'illustre sconfitto alle ultime elezioni, il manager Vito Varvaro, rivelano che non siamo certamente di fronte ad un normale avvicendamento in seno ad un'azienda che nel 2018 compirà 60 anni di vita e che raggruppa oltre 2000 soci i cui terreni vitati si estendono per 6.000 ettari, il più grande vigneto d'Europa e con un mercato da 22 milioni di bottiglie di vino prodotte ogni anno. Varvaro all'assemblea di ieri, nel congedarsi, non ha esitato a parlare di presunte trame ordite alle sue spalle, aggiungendo di tornarsene a Roma (dove abita) con il cuore pugnalato. Indiscrezioni riferiscono che nell'ultimo periodo i rapporti tra Varvaro e Diego Planeta, padre storico delle Settesoli di Menfi, si fossero nuovamente irrigiditi, e che l'esito dell'ultima consultazione tra i soci ne è la dimostrazione. Come dire che il barone Planeta, attraverso l'avvenuta destituzione di Vito Varvaro, avrebbe recuperato la titolarità politica del management di quella che è, in buona sostanza, una sua creatura. Il resto della cronaca ci dice che il nuovo presidente di Settesoli è Giuseppe Bursi, socio della Cooperativa, agronomo, dirigente regionale, esperto del comparto vitivinicolo, essendosi occupato delle tematiche relative all’OCM vitivinicola e all’applicazione della legge sulle Denominazioni di Origine dei Vini. Il Presidente uscente, Vito Varvaro, ha dichiarato: “Lascio un’azienda forte e strutturata, capace di affrontare le sfide dei mercati, ad un successore capace e motivato, che continuerà a sviluppare i progetti della cantina in Italia e nel mondo, per consolidare ulteriormente il ruolo dell’azienda quale faro della vitivinicoltura siciliana.” Il Presidente appena eletto Giuseppe Bursi, il primo nella decennale storia dell’azienda nato a Menfi, ha dichiarato: “Sono felice dell'incarico ricevuto, consapevole della responsabilità assunta, ma certo che insieme al nuovo Consiglio di Amministrazione riusciremo a dare un nuovo impulso ad una struttura che ha sempre dimostrato di essere esempio virtuoso della Sicilia che lavora, coopera e funziona”. A rendere celebre Settesoli a livello nazionale recentemente è stata l'iniziativa di una raccolta di fondi in favore del parco archeologico di Selinunte, per la sua salvaguardia. Vicenda che registrò anche l'incredibile atteggiamento della Regione che aveva inizialmente respinto l'offerta della cantina per mancanza di regolamento.