pensava al Carnevale di Sciacca quando pronunciò la più celebre delle sue battute: "La situazione è grave ma non seria". Lui si riferiva in particolare alla situazione politica. Ma d'altronde le due cose, anche qui, non sembrano così distanti. Il caos generato dalla sostituzione di due componenti della giuria, ma anche il ricorso ad avvocati e carte bollate, conferma che l'edizione 2023 della festa in maschera saccense è nata sotto una cattiva stella ed è destinata ancora a lungo a far discutere. Nelle scorse ore il presidente della giuria Salvatore Gioia ha convocato i nuovi componenti che dovevano giudicare gruppi e coreografia, chiamati a sostituire quelli originari ricusati dopo la scoperta di presunte parentele imbarazzanti. Le nuove buste, contenenti i nuovi giudizi, sono state riconsegnate al segretario generale Manlio Paglino. La loro apertura e la proclamazione dei vincitori non è ancora stata fissata. È assai probabile che Fabio Termine confidi in un abbassamento della tensione che, giocoforza, si è generata. Ma non è la prima volta che accade. Raramente il responso dei giurati è stato accolto serenamente da tutti i competitori. Quest'anno le cose hanno preso una piega ancora più complicata.
Dicevamo, traendo spunto dal celeberrimo aforisma di Ennio Flaiano, del rapporto tra Carnevale e Politica. E il punto è più che dirimente. D'altronde domani sera l'argomento sarà al centro della nuova attesa seduta del consiglio comunale di Sciacca. È la seduta che arriva dopo l'assaggio della scorsa settimana, scaturito dalle comunicazioni di Ignazio Messina sul ruolo del questore nella vicenda riguardante il trasferimento della manifestazione dal centro storico alla Perriera. I temi di discussione sono numerosi. Non c'è dubbio che si tornerà a parlare del dirottamento della festa nel nuovo sito, ma anche delle questioni che hanno tenuto banco per mesi: dal ticket d'ingresso alla facoltà concessa all'organizzatore privato di ottenere utili d'impresa mentre il comune ha comunque inevitabilmente speso un bel po' di denaro. Ma non è tutto. L'attesa generale è ad acquisire il dato sulla royalty che il comune di Sciacca incamererà dalla vendita dei biglietti. In questa direzione non ci sono ancora dati ufficiali. L'amministrazione attende dalla Meridiana Eventi i numeri definitivi. Potrebbe averli già nelle prossime ore, soprattutto perché domani sera Fabio Termine dovrebbe presentarsi in Sala Falcone - Borsellino con qualche dato specifico in mano. Si sa che da bando al comune spetta un aggio di quasi il 9,15% su ciascun ticket d'ingresso venduto. Ecco perché è interessante sapere quanti biglietti sono stati venduti. La questione sostituzione della giuria è solo l'ultima di una lunga serie.
A proposito di giuria, si torna a parlare di fare ricorso a modalità diverse e soprattutto più moderne. L'attuale modalità di espressione del voto è macchinosa e burocraticamente complessa. Non è peraltro normale che chi viene incaricato di esprimere un giudizio lo faccia senza alcun gettone di presenza col rischio di sorbirsi le male parole, quando non si finisca in mezzo alle carte bollate e a quelle giudiziarie. Si torna a parlare di voto con le palette a vista e la sera stessa della conclusione della manifestazione. Un procedimento che forse non cancella i rischi di malcontento ma che sicuramente sarebbe più trasparente. Per il resto il Carnevale, e questo non è un fatto positivo, si conferma rappresentare il polso stesso della vita pubblica e del sentiment popolare, dove favorevoli e contrari brandiscono reciprocamente il loro punto di vista come corpi contundenti. Da questo punto di vista si impone una crescita culturale. Ma purtroppo, spiace dirlo, aveva perfettamente ragione Ennio Flaiano: la situazione continuerà ad essere grave ma non seria.