Succede nelle aree di parcheggio dell'ospedale di Sciacca ed è una situazione che crea disagio a tante famiglie. Al nostro telegiornale il racconto del signor Giuseppe Accardi che da 31 anni si reca a Sciacca da Santa Ninfa per accompagnare il nipote Domenico, talassemico ed affetto anche da disabilità motoria, presso il centro trasfusionale del Giovanni Paolo II. Domenico ha bisogno di sottoporsi a trasfusione almeno due – tre volte al mese. E anche oggi, per la famiglia Accardi, il disagio di non trovare un posto auto si è ripetuto. La reintroduzione del parcheggio a pagamento, che vede l'assalto alle cosiddette aree libere, e la contestuale indisponibilità dell'area del Pronto Soccorso dove sono ancora in corso i lavori di manutenzione, hanno aggravato la situazione per i pazienti disabili. La storia di Domenico e della sua famiglia è la storia di tanti altri pazienti disabili che, per sottoporsi alle cure e alle terapie di cui necessitano, sono costretti a vivere questo disagio. Al fianco di queste famiglie, l'associazione talassemici Fasted Sciacca Onlus, presieduta da Maria Contissa.