che si è svolto martedì scorso in aula Falcone-Borsellino e in vista dell’incontro del 28 giugno prossimo con il presidente della Regione Renato Schifani. Ci aveva lasciato perplessi, scrivono i componenti del sodalizio, il fatto che tra tante interrogazioni e dibattiti consiliari non fosse stato dato finora alcuno spazio ad una tematica fondamentale per la città come quella termale.
Comitato Civico che dichiara di avere soprattutto apprezzato e, ovviamente, condiviso l'appello al gioco di squadra, alla compattezza della città che, pur nel distinguo delle diverse posizioni politiche, è emerso dagli interventi dei consiglieri Bono, Bellanca, Bivona, Brucculeri, Giuseppe Catanzaro, Curreri, Campione, Leonte e dal presidente di sala Falcone-Borsellino Ignazio Messina.
Già in occasione della manifestazione del 6 marzo scorso, per ricordare che sono passati otto anni dalla chiusura delle Terme, il Comitato Civico aveva evidenziato la necessità di presentare al nuovo governo regionale la questione termale unitamente ad una strategia e proposta di soluzioni che fosse espressione unitaria della città e che coinvolgesse tutti i consigli comunali del territorio. Abbiamo sempre sostenuto, ricorda Nino Porrello, come l'unità di tutte le componenti della città, nessuna esclusa, sia un presupposto essenziale per raggiungere l'obiettivo del rilancio e della valorizzazione del patrimonio termale. L’auspicio, dunque, è che il tenore del dibattito consiliare sulle Terme, si concretizzi non soltanto nella compattezza delle varie forze politiche della città, ma anche nella proposta. Per il Comitato Civico Patrimonio Termale è necessario presentarsi all’appuntamento di martedì prossimo con il Presidente della Regione Renato Schifani con idee e progetti chiari sul percorso da seguire per raggiungere l’obiettivo perché non si può andare a Palermo, concludono, per dire soltanto che “bisogna riaprire le Terme”.