le modifiche (evidentemente in gran parte arbitrarie) apportate dalla Regione sull'ultimo Prg del comune di Sciacca prima che questo venisse adottato. L'ultima sentenza del Cga (il massimo organismo della giustizia amministrativa in Sicilia che si pronuncia sui ricorsi presentati al presidente della Regione) ha riclassificato come zona C2 un terreno di contrada Renella che era stato trasformato in zona E1.
A seguito del decreto regionale di approvazione del nuovo strumento urbanistico contenente questa modifica, la società proprietaria di quel terreno (operante nel settore turistico-alberghiero) ha deciso di presentare ricorso, perché improvvisamente, con le modifiche apportate dalla Regione, non poteva più realizzare la struttura ricettiva che avrebbe voluto, ovverosia un residence (la zona C2 prevede edifici a carattere residenziale e stagionale), considerato che il suo immobile era diventato terreno destinato a verde agricolo. Di fatto, dunque, era stata azzerata quella che in linguaggio tecnico-giuridico si definisce vocazione edificatoria.
Il privato si è rivolto agli avvocati Calogero Marino e Luana Saladino, che hanno presentato ricorso straordinario al presidente della Regione. E così, il Consiglio di Giustizia amministrativa della Regione siciliana, condividendo le tesi difensive dei due legali, ha accolto il ricorso, osservando che essendosi ormai radicate situazioni di legittima aspettativa, se non addirittura di interesse legittimo, al completamento del Piano, appare evidente che la modifica della destinazione urbanistica avesse assunto la connotazione di un vero e proprio "atto di ritiro" implicante una diversa valutazione dell' interesse pubblico e comunque dei presupposti di fatto o di diritto che avevano determinato la originaria scelta di politica territoriale adottata dall' Amministrazione. Ne consegue che quest'ultima avrebbe dovuto esternare il processo logico e le valutazioni che hanno condotto al mutamento di indirizzo; il che avrebbe consentito di valutare la legittimità della nuova determinazione.
Da ultimo il Presidente della Regione Siciliana, recependo il parere favorevole reso dal Consiglio di Giustizia amministrativa della Regione siciliana, ha accolto il ricorso straordinario in oggetto. In conseguenza di tale decisione il lotto di terreno della società ricorrente ritorna in zona C recuperando la propria originaria vocazione edificatoria. Non è la prima volta, come dicevamo, che la giustizia amministrativa accoglie ricorsi di cittadini. Altri casi (tra cui un paio seguiti proprio dagli stessi avvocati Marino e Saladino) hanno visto l'accoglimento dei ricorsi da parte del Cga, dopo che aree originariamente classificate in un certo modo sono state inopinatamente modificate.