Così il pescatore Carlo Giarratano, capitano del peschereccio Accursio Giarratano, oggi al nostro Telegiornale commenta l'ennesima mannaia che, col piano d'azione dell'Unione Europea che vuole limitare la pesca a strascico, rischia di abbattersi sulla marineria saccense, già falcidiata dalla questione degli specchi di mare interdetti per favorire, negli intenti, il ripopolamento ittico. "Ma noi pescatori il mare lo tuteliamo, perché quando peschiamo prendiamo pure plastica e rifiuti, e siamo noi a smaltirli", aggiunge Giarratano.
La realtà marinara di Sciacca è quella che ha timore per il domani, perché i pescatori faticano sempre di più a concentrare le loro forze sugli specchi d'acqua autorizzati, in una realtà che conta 120 natanti, di cui sono 75 i pescherecci impegnati nella pesca a strascico, mentre il resto è composto da cianciòlo e palangari e piccola pesca. Il rischio paventato dalle organizzazioni che raggruppano i produttori è che di questo passo il meglio del pesce mediterraneo non possa più essere pescato.
Alla marina stamattina, per sostenere la battaglia dei pescatori, anche il sindaco Fabio Termine accompagnato dall'assessore alle attività produttive Francesco Dimino.