Una carenza di organico molto grave che ha portato i sindacati a proclamare una giornata di protesta per il 3 luglio prossimo a Palermo, davanti al carcere Ucciardone.La mobilitazione è stata annunciata a seguito dell’incontro con Giusi Bartolozzi, vicecapo di Gabinetto del ministro della giustizia Carlo Nordio, nel corso della quale è stato fatto notare come la Regione Siciliana paghi un prezzo altissimo. Rispetto alle 4.266 unità previste in pianta organica, ce ne sono 3.331. Da queste vanno sottratti 59 agenti in convalescenza per patologie psichiatriche e 155 pensionamenti già previsti. Si arriva così ad un organico ridotto a 3.117 unità e cioè a 1.149 agenti penitenziari in meno in servizio. Un dato preoccupante e allarmante, evidenziano i sindacati, se raffrontato ad una popolazione detenuta di oltre 6.200 unità, di cui quasi 1.000 stranieri, con un altissimo numero di reclusi per: reati associativi tra mafia, camorra, sacra corona unità e ndrangheta.
Sindacati che poi evidenziano come la Sicilia risulti essere la regione con il personale più “vecchio”, 50 anni di media, e ciò espone il personale a rischio di logorio fisico e altissimo stress operativo, oltre alle lunghe convalescenze a seguito delle aggressioni fisiche da parte di detenuti. Non solo gli agenti penitenziari. La regione con il tasso più alto di criminalità organizzata risulta anche priva di direttori nelle carceri di : Trapani, Agrigento, Favignana, Gela, Castelvetrano, Piazza Armerina, San Cataldo e Sciacca. La casa circondariale di via Pietro Gerardi è guidata da Giovanna Re, vice direttrice del carcere dell’Ucciardone che ha la reggenza su Sciacca. Un impegno che viene assolto con grande scrupolo e dedizione. Peraltro proprio recentemente l’associazione “Nessuno tocchi Caino” di Rita Bernardini a seguito di una visita al carcere di Sciacca nell’ambito di una iniziativa in collaborazione con la locale Camera Penale, ha evidenziato l’ottimo lavoro svolto sul piano del recupero e della formazione dei detenuti grazie ai progetti organizzati dalla direttrice Re con il mondo del volontariato. Rimane il fatto che il carcere di Sciacca, così come quello di Castelvetrano o di Agrigento, non hanno un direttore che si occupi stabilmente ed esclusivamente di queste strutture. Per i sindacati è una situazione drammatica e gravissima, esasperata dagli ormai innumerevoli e pesantissimi eventi critici verificatisi nell’anno 2022: 137 aggressioni verso il personale di polizia penitenziaria da parte dei detenuti 154 tentati suicidi di detenuti; 11 suicidi; 7 tentativi di evasioni; 1 evasione in ospedale. E nei primi sei mesi del 2023 le aggressioni sono in aumento. Con questa situazione, il personale di polizia non ha riposi, congedi e viene richiamato in servizio anche dopo il turno di notte.
Queste le motivazioni per le quali gli agenti della polizia penitenziaria scenderanno in piazza a protestare il prossimo 3 luglio