del Comitato civico Patrimonio termale di Sciacca. Si ritiene che gli impegni assunti ieri a Palermo dall'assessore all'Economia Marco Falcone siano per la prima volta più concreti che nel passato. Al di là del precedente bando che aveva escluso possibili investimenti (i soldi disponibili sarebbero stati troppo pochi), l'interesse di Cassa Depositi e Prestiti pare non sia venuto meno. Addirittura ci sarebbero almeno 2 operatori interessati a far ripartire le Terme.
Entro luglio Cassa Depositi e Prestiti dovrà dire se è disponibile o meno a investire per rimettere in sesto il patrimonio, se entro settembre non si muoverà niente la Regione sarà disponibile ad intervenire. E per la prima volta a Palermo non si parla più di Terme di Sciacca ed Acireale. Forse si è capito finalmente che fino a quando il destino dei due impianti regionali rimarrà unificato sarà complicato risolvere l'emergenza.
E intanto pare che la consapevolezza della stessa società civile saccense, che in generale per le Terme non si è mai stracciata più di tanto le vesti, stia cambiando. Ieri alla riunione di Palermo il comitato è stato rappresentato dal presidente onorario Ignazio Cucchiara, dal coordinatore Nino Porrello e dal componente Pietro Mistretta.