che non ha proprio digerito di essere stata accusata di atteggiamento infantile e irresponsabile per avere deliberatamente disertato la seduta consiliare di mercoledì sera facendo venir meno il numero legale. Ieri, quando il Consiglio è tornato a riunirsi in seconda convocazione, la minoranza avrebbe voluto replicare alle osservazioni del sindaco ma la richiesta non è stata accolta dalla Presidenza. E per protesta, i consiglieri hanno abbandonato l'aula. Oggi, a chiedere al sindaco di dimettersi, è Giuseppe Tramuta, consigliere che era stato eletto nella lista ispirata proprio da Carmelo Pace e che nei mesi scorsi, dopo l'adesione a Forza Italia, è passato all'opposizione. Per Nenè Mangiacavallo, il sindaco ha superato ogni limite avendo offeso i consiglieri di opposizione sul piano non solo politico ma anche personale, dovrebbe chiedere scusa e ammettere il fallimento del suo progetto politico.