e 42 giorni in più rispetto al limite di 30 giorni previsti dalla direttiva europea contro i ritardi di pagamento. Tra le prime 10 province italiane con tempi medi di pagamento del totale delle Pubbliche amministrazioni più elevati c'è proprio Agrigento che detiene anche questo primato negativo, sia a livello regionale, sia in rapporto alla media nazionale. E' Confartigianato Sicilia a denunciare i tempi lunghi con cui la pubblica amministrazione effettua i pagamenti alle imprese, a pochi giorni dal deferimento dell’Italia alla Corte Europea. Una situazione di crisi – dichiara Filippo Ribisi, presidente regionale di Confartigianato – aggravata anche dallo split payment, un sistema che porta le imprese a finanziare due volte la pubblica amministrazione. Tutte le imprese, dovendo anticipare l’Iva, hanno un’ulteriore perdita di liquidità e non è più accettabile, agginge, che non vengano rispettati i termini. L'analisi per tipologia degli enti pagatori mette in evidenza che il sistema sanitario, che dovrebbe pagare le proprie fatture entro 60 giorni dalla data del loro ricevimento, in Sicilia impiega in media 77 giorni, 12 in più rispetto alla media nazionale (65 giorni). Per ciò che concerne i Comuni, la Sicilia con tempi medi di pagamento di 78 giorni, figura tra le regioni meno performanti impiegando 18 giorni in più rispetto alla media nazionale (60 giorni). Per quanto riguarda le altre Pubbliche amministrazione la regione presenta tempi medi di pagamento pari a 51 giorni. La maglia nera dei ritardi nei pagamenti alle imprese spetta però alla provincia di Agrigento, dove comuni, azienda sanitaria ed altri enti pubblici arrivano a far passare piu' di tre mesi prima di procedere ai pagamenti alle imprese fornitrici di beni e servizi.