che ha un altissimo valore culturale, finora non ha registrato significativi passi avanti. Un silenzio ed una fase di stallo rispetto ai quali a lanciare l'allarme è proprio chi ha contribuito a redigere il dossier di Capitale della Cultura e che del progetto complessivo è stato parte attiva. Si tratta del presidente del Consorzio Universitario Empedocle Nené Mangiacavallo. Porta la sua firma una lunga missiva inviata al sindaco di Agrigento e nella quale il dottore Mangiacavallo mette "nero su bianco" la preoccupazione di chi non riesce ad avere notizie né ufficiali né ufficiose del progetto. "Dalla proclamazione di Agrigento Capitale della Cultura 2025, avvenuta il 31 marzo, ad oggi, né il Consorzio Universitario Empedocle né il gruppo di lavoro che ha curato la candidatura sono stati, anche marginalmente, coinvolti nelle sporadiche iniziative promosse dal sindaco e che hanno visto la partecipazione di soggetti esterni alla amministrazione – scrive Mangiacavallo - né, cosa ancora più significativa, hanno ricevuto alcuna comunicazione sulla inderogabile predisposizione degli atti o sulla indispensabile individuazione di procedure, già precedentemente previste nei documenti ufficiali di candidatura, così come nessuna informazione è stata fornita sulla programmazione, sulla preparazione e sull'auspicabile avvio della cosiddetta 'fase 2', sicuramente più difficile della prima, che si prospetta articolata e complessa e che dovrà consegnare Agrigento e la sua provincia all'attenzione dell'Europa, se non del mondo". Una occasione che, per il presidente del Consorzio Universitario, non può e non deve essere vanificata. Solo pochi giorni fa, prosegue il medico riberese, abbiamo appreso ma solo attraverso i social che si lavora alla individuazione di una sede per la costituenda fondazione, ma ancor prima di individuare la sede, sarebbe più importante, fondamentale e razionale 'costituire' una Fondazione, nel rispetto di quanto previsto a pagina 48 del dossier di candidatura presentato al Ministero della Cultura". Mangiacavallo, a tal proposito, ha più volte chiesto "la redazione comune di una bozza di Statuto, documento fondamentale e propedeutico per la costituzione della fondazione", che a suo dire deve coinvolgere anche i sindaci di quei comuni che hanno già aderito al progetto ma anche le istituzioni che, pur non avendo aderito in precedenza, hanno dichiarato la loro disponibilità a partecipare alla fase realizzativa. Purtroppo, eccezion fatta per qualche occasionale rassicurazione, non abbiamo ricevuto alcuna nota ufficiale o ufficiosa sui lavori che dovrebbero portarci alla costituzione della fondazione. Per tali ragioni, Mangiacavallo chiede al Comune di Agrigento di convocare le parti interessate, ed ha anche inviato una bozza di statuto per la costituenda fondazione con l'auspicio che possa rappresentare la base per avviare il confronto con gli organismi che dovranno condividerlo ed eventualmente approvarlo".