ha deciso di fare ricorso per cercare di coprire i numerosi posti vacanti nell'organico del personale medico dell'Asp di Agrigento. Un'operazione, quella annunciata ieri, che sarebbe in dirittura d'arrivo. Il manager dell'Asp di Agrigento (che recentemente ha incassato il prolungamento del suo incarico commissariale di altri 4 mesi) la sta portando a termine con l'ausilio di una società fornitrice di lavoro interinale. Gli incarichi saranno a tempo determinato. L'altro giorno Mario Zappia ha convocato i sindaci dei 5 comuni sedi ospedaliere, chiedendo loro di adoperarsi per accelerare le procedure burocratiche per l'ottenimento della residenza dei medici sudamericani e perfino nell'individuazione di alloggi dove potere abitare. Un vertice convocato 24 ore prima. Zappia ha incaricato il primo cittadino di Agrigento Franco Micciché di cooptare all'incontro i suoi colleghi sindaci. Ma ad Agrigento non c'era Fabio Termine. Tanto è bastato ai consiglieri comunali di Opposizione di Sciacca per intervenire ricordando che il sindaco è anche assessore alla Salute, e la sua assenza a quell'incontro non è giustificabile, tanto più che avrebbe potuto delegare il vicesindaco o uno degli assessori. I quali, sicuramente - osservano dall'Opposizione - avrebbero rappresentato nel miglior modo possibile le problematiche del nostro presidio ospedaliero. Sullo stesso tema critiche aspre sono state rivolte nei confronti di Fabio Termine anche dall'ex consigliere di maggioranza Giuseppe Catanzaro. Critiche che oggi vengono condivise dai consiglieri di opposizione. I quali vogliono anche sapere come mai dell'incontro promosso da Zappia non siano stati informati il presidente del Consiglio comunale e la commissione Sanità presieduta da Antonino Venezia.