ed è così che il trasferimento del dottor Giuseppe Spallino, destinato all'area di emergenza del San Giovanni di Dio di Agrigento (quella il cui direttore Sergio Vaccaro recentemente ha deciso di dimettersi) è stato revocato. La questione aveva visto il Comitato Ospedale Zona Disagiata tornare all'attacco, paventando il rischio che con questo trasferimento inatteso il pronto soccorso del Fratelli Parlapiano (riaperto dopo una lunga battaglia appena 5 mesi fa) potesse essere nuovamente chiuso. Ieri pomeriggio la vicepresidente della commissione Sanità Margherita La Rocca Ruvolo aveva detto di avere appreso dal direttore sanitario dell'Asp Emanuele Cassarà che il dottore Spallino non si sarebbe mosso da Ribera. Sulla questione è intervenuto anche il presidente della predetta commissione, il capogruppo della Dc Carmelo Pace. Anche la questione pronto soccorso di Ribera, dunque, deve essere evidentemente risolta a Sciacca. Margherita La Rocca Ruvolo fa notare come rimanga in piedi il problema del pronto soccorso di Agrigento dove, in considerazione di una pianta organica che prevede 22 medici. ne operano in realtà solo 6. "Tirare ancora la coperta non risolverà il problema", fa notare la sindaca di Montavago e deputata all'ARS di Forza Italia. Che aggiunge: "I bandi vanno deserti, si parla di medici stranieri ma ancora non si sa nulla. Forse - osserva - si potrebbero proporre ai medici dei pronto soccorso delle paghe migliori per incentivarli ad accettare l’incarico. Una soluzione, però, deve essere trovata al più presto per garantire ai cittadini un migliore servizio di emergenza-urgenza in tutto il nostro territorio”. Questione pronto soccorso che, naturalmente, riguarda drammaticamente anche il "Giovanni Paolo II". Il presidente dell'associazione Orazio Capurro Amore per la Vita Onlus Alessandro Capurro, nel denunciare che in pieno periodo estivo all'ospedale di Sciacca ci sia appena un medico nel pronto soccorso, ha parlato di situazione assurda e vergognosa, ribadendo la sua battaglia perché la struttura sanitaria di Sciacca venga distaccata dall'Asp di Agrigento e torni a rivestire il ruolo di azienda ospedaliera autonoma.